BOLZANO. Un preventivo 2017 a chiudersi con un disavanzo di 1,14 milioni di euro. Che verrà coperto tramite avanzi patrimonializzati di anni precedenti. Un totale dei ricavi a quota 18,2 milioni, mentre gli oneri arrivano a 19,3. Sempre milioni. In Camera di commercio è da tempo che si cerca di ridurre le uscite, a cominciare da quelle legate alle spese del personale che nell’anno appena iniziato ammontano a 8,16 milioni di euro, suddivise per i 135 dipendenti, calati da una decina d’anni a questa parte, come ricorda il vicesegretario dell’ente camerale, Luca Filippi.

Un esercizio di equilibrio contabile, per chi è fondamentalmente «un prestatore di servizi», come sottolinea il presidente Michl Ebner. Nel 2017 la riduzione degli oneri sarà legata a meno finanziamenti alle aziende speciali, alla standardizzazione dei procedimenti, alla digitalizzazione, al trasferimento delle sedi distaccate, a minori oneri di gestione ed allo scioglimento dell’Unione regionale delle Camera di commercio di Trento e Bolzano. «In realtà ciò non significa meno legami con la vicina provincia, anzi la collaborazione è intensificata, sia a livello regionale, che nell’ambito Euregio», così Ebner.

Sul bilancio dell’ente camerale pesano i minori introiti da diritti annuali, calati di oltre 5 milioni da qualche anno a questa parte. Per quanto riguarda i ricavi le entrate vedono 5,4 milioni dai diritti annuali e 4,8 milioni dal contributo della Regione e 2,8 milioni come diritti di segreteria. Per gli oneri 2017, invece, la parte del leone è fatta dalle spese del personale, seguite da quelle legate agli interventi economici - tra cui 1,6 milioni di euro a Idm Alto Adige - e per il funzionamento degli uffici. «Quest’anno verranno messi in affitto altri locali nella sede di via Alto Adige, mentre maggiori ricavi arriveranno anche dai progetti Ue per la promozione delle imprese locali», ancora Filippi. Senza dimenticare che negli anni la Camera di commercio ha messo a disposizione delle aziende 10 milioni di euro per il fondo di rotazione e 12 milioni per il fondo di controgaranzia. Esiste poi ancora il famoso «tesoretto» del passato, anche se gli interessi sono ai minimi termini. Resta aperta la questione dello spazio vuoto in via Alto Adige. «Le aziende iscritte all’apposito registro al 31 dicembre scorso sono a quota 58.216», evidenzia il segretario, Alfred Aberer. «Se non si produce nel privato e si genera quindi il meccanismo impositivo, non c’è pubblico. Purtroppo in Italia manca una cultura del diritto, con le sue certezze, per cui tutto è reso più difficile per chi fa impresa», sottolinea Ebner. Ieri è stato presentato il programma di attività 2017. Con lo slogan «Attrarre nuovi clienti - fidelizzare i clienti esistenti», la Camera di commercio quest’anno mette al primo posto i clienti e i loro bisogni, perché senza di loro un’azienda non può sopravvivere.

Nel 2017 il Wifi - formazione e sviluppo del personale festeggia il suo 35° anniversario e organizza eventi speciali durante l’anno. L’ente camerale è poi partner della rete Enterprise Europe Network: l’obiettivo è quello di promuovere le cooperazioni, il transfer tecnologico e partnership strategiche per piccole e medie imprese con ambizioni internazionali in Europa.