C’è lo spazio «coworking», un aiuto per le imprese
Un nuovo centro uffici con canoni d’affitto calmierati del 25% rispetto al mercato Corrarati: oltre al tetto ed alla scrivania offriamo tutta una serie di servizi mirati
BOLZANO. Adesso succede questo: se uno vuole mettere in piedi un’attività deve preparasi a pagare almeno 3 mila euro l’anno di tasse fisse anche senza aver percepito alcun reddito, affrontare affitti col mercato e i prezzi bolzanini, farsi aiutare (pagandolo) da un consulente fiscale, vedersi arrivare ogni mese bollette per luce, riscaldamento, wifi, telefono, frequentare qualche corso di aggiornamento non a costo zero e infine sperare che non accadano imprevisti.
Fatti due conti, è probabile che si metta a cercare un posto fisso o a fare domanda per un concorso in Provincia. A questo "uno" ( o una) magari giovane, con pochi soldi ma molte idee oppure cinquantenne desideroso di riqualificarsi dopo la crisi o la chiusura della sua azienda, che chiede un abbrivio, uno slancio per entrare sul mercato, oggi Cna offre un’alternativa alla depressione: il "coworking". Che vuol dire , in parole povere, condivisione di un ambiente di lavoro mirato a ridurre i costi d’esercizio. In parole più complesse è invece una grande novità per Bolzano. In via Righi 9, sede dell’associazione delle imprese artigiane, chi desidera provarci non troverà solo un "ambiente" ma tutto il resto: servizio di centralino, assistenza della segreteria centrale, linea telefonica dedicata, accesso a internet, servizio fax e recapito postale, sala riunioni per incontri o convegni per promuoversi, corsi di formazione, luce, gas e riscaldamento. «In sostanza - spiega il presidente Claudio Corrarati - con un canone fisso, ripeto fisso, di poco più di 150 euro al mese qui non si troverà solo un tetto e una scrivania ma una miriade di servizi dedicati, nessuna incertezza di programmazione riguardo eventuali aumenti dei costi e una rete di relazioni che si spinge oltre le nostre mura». Perché sono due, al dunque, i veri vantaggi strategici del neo-coworking Cna: la possibilità di affittare i locali non in periodi lunghi e prefissati ma anche per due giorni, uno, una settimana, insomma quanto serve; e poi il collegamento con il "Noi", il centro dell’innovazione sorto a due passi, in via Volta, o all’Idm. Fino ad ora, Bolzano pullulava di opportunità di coworking. Ma "classico". Del tipo: io immobiliarista ho tanti locali sfitti, uffici vuoti e dunque li affitto in condivisione. Ma questa possibilità era limitata, appunto, alla condivisione del canone senza la possibilità di ricevere impulsi e facilitazioni (da quelle fiscali alla consulenza amministrativa per domande o relazioni pubbliche) e con l’obbligo di affitti annuali o mensili anche quando il locale non servirebbe.
«Questa elasticità va incontro soprattutto - spiega Pino Salvadori, che ha curato il coworking space in via Righi - alle nuove professionalità fatte di artigiani digitali, ad esempio. Persone o imprese che non hanno bisogno di spazi materiali ma di opportunità e pochi costi fissi». C’è una striscia rossa, che corre sopra il corridoio accanto alle stanze in coworking negli spazi Cna. Simboleggia un ponte, un filo di collegamento «caldo» sempre attivo verso l’esterno. «Perché il senso di questa iniziativa - aggiunge Corrarati - è la proiezione verso il mondo, non la chiusura dentro le quattro mura. Si offre l’esperienza del nostro lavoro sul campo, le idee della nostra associazione e soprattutto la rete di relazioni messe in piedi in tutti questi anni». Con le istituzioni ma anche le tante start up sorte con l’innovazione e le idee. A richiesta, verrà infine fornita agli "affittuari" consulenza per l’elaborazione del business plan, per ricerca di finanziamenti e fondi di garanzia oltre che assistenza legale e contrattuale. Assicurato l’accesso 24 ore su 24. Lo spazio, già allestito, sarò operativo dal gennaio del 2018. (p.ca.)