Centrali, la Sel risarcisce i Comuni

Dalla società SE Hydropower oltre 37 milioni di euro come fondi ambientali per 22 amministrazioni pubbliche


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Il comparto energia in Alto Adige mai come in queste settimane sta vivendo una stagione di grande incertezza - «una nuvola grava sulle nostre teste e speriamo che si diradi presto», ha commentato non a caso il presidente di Sel spa Wolfram Sparber - tuttavia ieri, con una simbolica cerimonia alla centrale di Cardano, la società SE Hydropower (60% Sel e 40% Enel) ha annunciato la distribuzione della prima rata dei fondi ambientali a favore di 22 Comuni rivieraschi e della Provincia: 37,65 milioni di euro che finanzieranno ben 349 progetti.

Nei prossimi 3 anni così, nei Comuni interessati alla presenza delle dieci centrali della società verranno realizzati tutti quei progetti concordati con le amministrazioni locali e finalizzati al miglioramento dell'ambiente, non di rado fortemente penalizzato proprio dalle opere di derivazione degli impianti idroelettrici. Solo dalla società SE Hydropower dovranno essere versati complessivamente 372 milioni di euro nei prossimi 30 anni ai 22 Comuni interessati.

Significative in tal senso le parole del presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder che era accompagnato dal nuovo assessore all'energia Florian Mussner: «Coinvolgere i Comuni nella gestione del comparto energia per noi non è mai stato un problema, anzi. Oggi ci troviamo a firmare l'erogazione di oltre 37 milioni di euro per progetti ambientali vincolati alle concessioni anche se la situazione complessiva non è molto simpatica sia per quanto è accaduto che per le inchieste in corso». «Tuttavia - ha proseguito Durnwalder - non si può certo fermare tutto e così andiamo avanti con i piani prestabiliti in attesa delle eventuali decisioni che in merito verranno adottate». «Di certo il mio appello a tutti i soggetti in campo - ha concluso il presidente - è che d'ora in poi vi sia meno voglia di litigare e più voglia di impegnarsi per trovare un accordo per il futuro».

«Oggi è un momento importante - ha sottolineato per parte sua il responsabile Enel Generazione Italia,  Roberto Renon - perchè questo evento simbolico sancisce il risultato di un percorso iniziato qualche anno fa con la creazione di SE Hydropwer.  Cinquanta anni dopo la sua creazione, Enel oggi è una multinazionale presente in 40 Paesi, 4 continenti, con 61 milioni di clienti, che investe in sicurezza e sostenibilità, ma rimane sempre una azienda fortemente radicata nel territorio, attenta all'ambiente e alle esigenze delle comunità locali. Lì dove siamo presenti vogliamo essere prima di tutto dei buoni cittadini». «La collaborazione attuale di Enel in Alto Adige è testimoniata anche - ha concluso Renon - dagli investimenti realizzati in campo energetico in soli 6 mesi di cantiere a Lappago, Molini di Tures e Sarentino, investimenti che hanno sicuramente portato un risultato positivo non solo al gestore ma anche alle comunità locali. E la partecipazione in SE Hydropower è molto positiva e sono convinto che  continuerà secondo quanto previsto».

Molto soddisfatti ovviamente, considerate le attuali difficoltà finanziarie delle amministrazioni locali, i molti sindaci presenti. Per tutti ha parlato il presidente del Consorzio dei Comuni, Arno Kompatscher. «Questa è una partita importantissima - ha ricordato - perché è vitale che i Comuni coinvolti dali impianti possano ottenere, come prevedono le concessioni, quel prezioso ritorno economico che consenta di sanare eventuali ferite o comunque migliorare il loro territorio. L'attuale fase di incertezza sulla legalità delle concessioni affidate per altro ci preoccupa in termini generali, ma non certo per quella clausola fondamentale prevista dalle norme di attuazione che lega lo sfruttamento idroelettrico a piani ambientali in favore dei territori e pagati dai gestori. Quindi , anche se questi ultimi, per qualunque ragione, dovessero cambiare, noi potremo continuare a beneficiare di quelle norme».

Insomma quella di ieri è stata un'operazione «simpatia» e di recupero d'immagine molto importante (per la Provincia e per la sua Sel spa) perché quei 37 milioni comunque entro l'anno arriveranno direttamente nelle casse comunali. Tuttavia nessuno si è nascosto il peso delle inchieste e l'incertezza che grava su tutte le concessioni «con il trucco» in stragrande maggioranza affidate dalla Provincia proprio alla sua società.

A beneficiare dei fondi saranno i Comuni di Ultimo, San Pancrazio, Lana, Sarentino, San Genesio, Renon, Bolzano, Castelrotto, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Fiè allo Sciliar, Cornedo all'Isarco, Fortezza, Varna, Bressanone, Naz-Sciaves, Luson, Rodengo, Rio di Pusteria, Campo Tures e Selva dei Molini. L’importo, uniformemente ripartito sulla durata delle concessioni, viene decretato nell’ambito di programmi triennali.













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