Concessione A22, a Roma un nuovo passo in avanti

Kompatscher incontra Bressa ed i tecnici del ministero delle Infrastrutture Rinnovo per 30 anni entro fine 2015, appena la società diventa inhouse al 100%



BOLZANO. Il vertice di ieri a Roma fa segnare un nuovo importante passo avanti nella questione Autobrennero. L'iter procedurale per la firma sul protocollo d'intesa prosegue e si risolverà entro settembre, "una volta creata la società inhouse al 100% pubblica - annuncia il presidente Arno Kompatscher - siamo pronti per il rinnovo entro fine anno". Ovvero il rinnovo della concessione per altri 30 anni, fino al 2045.

La bozza di accordo sulla concessione A22 è stata discussa ieri pomerigio a Roma dal sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa, da funzionari del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e dai rappresentanti di tutti i soci pubblici di Autostrada del Brennero, ovvero Regione Trentino-Alto Adige (32,29%), Province di Bolzano (7,63%), Trento (5,34%), Verona, Mantova, Modena e Reggio Emilia, nonché Comuni e Camere di Commercio di Bolzano, Trento, Verona e Mantova.

«Vi è una sostanziale unanimità di posizioni - commenta Kompatscher - ma l'iter procedurale per l'approvazione del testo non è ancora completo». Entro le prossime due settimane, infatti, i soci pubblici di A22, con i quali è previsto un incontro a breve termine, potranno elaborare le proprie prese di posizione sul protocollo, «ma il via libera definitivo alla firma - annuncia il governatore altoatesino - dovrebbe essere apposta al massimo entro la fine del mese di settembre».

Il protocollo si muove secondo le indicazioni provenienti dall'Unione europea, che nei mesi scorsi aveva individuato nella soluzione inhouse la strada maestra da percorrere in tema di concessione per A22. «Una volta che la società Autostrada del Brennero tornerà al 100% in mano pubblica - precisa il presidente altoatesino - siamo pronti ad ottenere entro la fine dell'anno per il rinnovo sino al 2045, che ci consentirà di programmare nel lungo periodo il futuro del corridoio di collegamento fra il Nord e il Sud dell'Europa in un'ottica di grande attenzione agli aspetti ambientali. Oggi abbiamo compiuto un grande passo in avanti da questo punto di vista».

Il protocollo in fase di discussione, infatti, mette nero su bianco non solo lo sblocco dei 550 milioni di euro utili al finanziamento trasversale del tunnel di base del Brennero e delle tratte d'accesso, ma anche la messa a disposizione delle risorse necessarie a realizzare una serie di interventi sul territorio come barriere antirumore, misure di compensazione e opere stradali, a partire dalle circonvallazioni. «I benefici - conclude Kompatscher - saranno economici e ambientali, e consentiranno ai comuni di iniziare concretamente a progettare opere di importanza centrale per il loro sviluppo urbanistico e di viabilità». «Possiamo dire fin d'ora che il testo elaborato dal ministero che leggeremo con grande attenzione nei prossimi giorni, ci sembra molto positivo». Lo ha detto l'assessore provinciale trentino ai lavori pubblici e trasporti, Mauro Gilmozzi, che rappresentava il Trentino all'incontro di ieri con il governo sulla concessione A22, commentando il testo della bozza di accordo di programma consegnata ai soci pubblici di Autostrada del Brennero dal sottosegretario Bressa: «Essendo la società attuale pubblica all'85%, si dovrà quindi naturalmente avviare una trattativa per acquisire le azioni dei soci privati».













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