Coop di garanzia, un’unica sede per nuove sinergie

Lanz (Garfidi): superati i 2.500 soci, 300 pratiche all’anno Repetto (Confidi): vicini ai 200 milioni di finanziamenti


di Renato Brianti


BOLZANO. Due strutture simili ma con differenti plafond di clienti, Garfidi e Confidi, nate per garantire all’imprenditoria dell’Alto Adige un migliore accesso al credito, dopo un progetto durato due anni trovano casa sotto lo stesso tetto al City Tower di via Macello.

«Un significato che va oltre gli spazi comuni - esordisce Vittorio Repetto (presidente Confidi) - è un punto d’arrivo perché conclude un percorso di riorganizzazione dei consorzi di garanzia. Si integrano gli spazi per migliorare anche l’offerta alle imprese, creare una migliore economia di scala e una maggiore collaborazione sui progetti condivisi».

Garfidi specializzata maggiormente su artigiani, commercianti e piccole e medie imprese mentre Confidi raggiunge anche le realtà industriali, due mercati che hanno bisogni finanziari diversi. «I due mercati non sono così distanti, il 97% delle imprese sono medio/piccole - chiarisce Dado Duzzi (Garfidi) - e questa è una tendenza europea, con il 91% che ha meno di 10 dipendenti. Noi abbiamo circa 300 pratiche da valutare ogni anno delle quali la gran parte va a buon fine in 3 settimane con l’esposizione totale che raggiunge i 30 milioni. Siamo garanti di seconda istanza con le banche, cioè garantiamo le banche fino al 50% del finanziamento che prevedevano di aprire all’azienda. E’ lo strumento più flessibile e veloce - conclude Duzzi - per poter rispondere a quelle che sono le esigenze delle imprese, quindi sia l’accesso al credito e affidamenti bancari, sia la capitalizzazione».

«Siamo partiti nel 2012 - spiega Gerd Lanz (presidente Garfidi) - dalla fusione delle cooperative di garanzia degli artigiani, commercianti e Fidimpresa, adesso abbiamo superato quota 2500 soci fra tutti i diversi settori con unico vincolo quello dell’iscrizione alla Camera di Commercio. Noi non diamo solo garanzia ma anche consulenza perché importante oggi diventa la valutazione del sistema finanziario dell’azienda alla ricerca della soluzione meno costosa». Per quanto riguarda Confidi, qust’ultima «ha 720 imprese iscritte - riprende Repetto - e diamo coperture ad aziende fino a 250 dipendenti, adesso siamo esposti per 60 milioni di garanzie con un patrimonio che ne copre un terzo, e ci avviciniamo ai 200 milioni di finanziamenti che le nostre imprese hanno potuto avere attraverso la nostra garanzia. L’operatività sta aumentando ma mentre fino a qualche anno fa lavoravamo per salvare le imprese con ricapitalizzazioni, adesso abbiamo una buona percentuale, circa il 30/35% di investimenti. Noi copriamo dal 30 al 70/80% delle richieste aziendali alle banche, a seconda del tipo di Fondo utilizzato. La media comunque anche per noi raggiunge il 50% con un’esposizione massima a soggetto di 1,5 milioni di euro».

«Una novità appena stipulata con le banche, - conclude Repetto - insieme a Garfidi diventiamo garanti di prima richiesta e questo può diventare un grande vantaggio per le imprese che pagheranno meno di interessi”. Soddisfatto anche Arno Kompatscher: “Dopo due anni si raggiunge questo obiettivo comune che può essere la base per condividere non solo nuovi spazi ma strategie, know-how e nuovi processi di accesso al credito».













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