I numeri

Covid e turismo: in un anno il crollo di arrivi e presenze 

Da novembre 2019 a ottobre 2020. Lo certifica uno studio dell’Astat. Arrivi giù del 29,5% Le presenze italiane diminuiscono di poco. Vero e proprio crollo di quelle germaniche: -39,4%



BOLZANO. L’anno turistico 2019/20 (novembre 2019-ottobre 2020) in Alto Adige è stato pesantemente influenzato dalla crisi pandemica da Covid-19. Lo certifica uno studio Astat pubblicato ieri. Gli esercizi ricettivi sono 10.551 e i posti letto 227.359; gli arrivi sono diminuiti del 29,5% e le presenze del 27,4%. Rispetto all’anno turistico precedente il numero di presenze degli ospiti italiani è calato leggermente a 10,1 milioni e quello degli ospiti provenienti dalla Germania è calato del 39,4% (9,9 milioni).

Nell’anno turistico 2019/20 gli esercizi ricettivi in Alto Adige raggiungono nel complesso 24,4 milioni di presenze. Questo corrisponde a una diminuzione del 27,4% rispetto all’anno turistico precedente 2018/19, ovvero 9,2 milioni di presenze in meno. La ragione di questo crollo è la straordinaria situazione in relazione alla crisi pandemica da Covid-19. Il numero degli arrivi degli ospiti è calato del 29,5% rispetto all’anno precedente raggiungendo oltre 5,4 milioni, ovvero 2,3 milioni in meno. L’analisi mensile mostra risultati in calo per tutti i mesi tranne che per quelli antecedenti le misure di lockdown disposte a marzo 2020. Per quanto riguarda le presenze negli esercizi ricettivi il maggior numero si è registrato in luglio e agosto.

Nonostante le diminuzioni rispetto all’anno precedente (-23% a luglio e -2,8% ad agosto), questi due mesi registrano 9,3 milioni di presenze, che corrispondono al 38,1% della domanda in totale. A causa delle restrizioni dovute all’esplosione della pandemia il crollo maggiore di presenze turistiche, in termini percentuali, si registra nei mesi di aprile (-98,4%) e maggio (-96,5%) e in valore assoluto nei mesi di giugno (-2,3 milioni) e marzo (-2,0 milioni). Il numero dei pernottamenti si suddivide tra il 60,1% della stagione estiva 2020 e il 39,9% della stagione invernale 2019/20. Nell’anno turistico 2019/20 in tutte le comunità comprensoriali è crollato il numero di presenze. La val Pusteria registra una diminuzione percentuale minore delle presenze (-17,8%) e raggiunge con oltre 8,5 milioni il maggior numero di presenze. La quota di pernottamenti totali di questa comunità comprensoriale raggiunge il 35,0%. Seguono le comunità comprensoriali Salto-Sciliar con 4,6 milioni di presenze (-21.3% rispetto all’anno precedente) e Burgraviato con 4,3 milioni (-40,3%). Nella stagione invernale 2019/20 si generano 9,7 milioni di presenze, che corrispondono al 22,0% in meno dell’inverno precedente 2018/19. DA.PA.













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