Crescono le esportazioni e cala la disoccupazione

Export in aumento del 3,9% a quota 1,1 miliardi. Persone senza lavoro al 3,2% Pan (Assoimprenditori): per continuare così bisogna investire sulla competitività


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Esportazioni in crescita, disoccupazione in calo. Esulta il governatore Kompatscher, plaudono gli imprenditori. Ieri i dati Astat per export e mercato del lavoro riferiti al secondo trimestre 2016.

Nel periodo preso in considerazione sono state esportate merci dall’Alto Adige per un valore di 1.110.800.000 euro. Nei confronti del corrispondente trimestre del 2015 si registra un aumento del 3,9%. Le esportazioni verso gli Stati dell’Unione europea denotano nel complesso un aumento del 3,2%, quelle dirette verso i Paesi europei non Ue crescono del 17,9%. Si registra un incremento molto rilevante delle esportazioni nel settore legno, prodotti in legno, carta e stampa (+21,4%), mentre si segnala un calo evidente per i prodotti dell’agricoltura e della silvicoltura (-9,6%).

Nel secondo trimestre del 2016 in provincia di Bolzano il tasso di occupazione ammonta al 72,8%, mentre il tasso di disoccupazione congiunturale si attesta al 3,2%, con un valore tendenziale al 3,7%, quando un anno prima si attestava al 4,3%: sono 8.300 le persone sono in cerca di lavoro.

«La provincia di Bolzano presenta dati molto lusinghieri: il tasso di disoccupazione sceso al 3,2% nel secondo trimestre del 2016 è di gran lunga il miglior dato in Italia e uno dei migliori anche a livello europeo», sottolinea il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan.

A livello nazionale il dato più positivo riguarda l’evoluzione dell’occupazione giovanile. «L’Italia registra ancora un elevato numero di giovani senza lavoro, ma grazie al Jobs Act e agli sgravi fiscali sul lavoro è stato possibile ridurre il tasso di disoccupazione giovanile di quasi dieci punti percentuali”, commenta Pan.

A spingere l’occupazione è stata una volta di più l’internazionalizzazione. Il primo semestre 2016 si è chiuso con esportazioni di 2,2 miliardi di euro, in aumento del 4,3 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2015. Le imprese altoatesine sono riuscite a migliorare ulteriormente la propria posizione sui mercati esteri. Affinché questa tendenza continui, bisogna però continuare a investire sulla competitività del territorio e delle sue aziende. «Stiamo approfittando della forza economica del nostro principale partner estero, la Germania. Dobbiamo però riuscire a conquistare anche nuovi mercati, perché ormai il 90% della crescita mondiale avviene al di fuori dell’Europa», evidenzia Stefan Pan.

Accanto alle proposte in materia di politica fiscale ed economica presentate recentemente alla Provincia, Assoimprenditori ricorda la centralità di investire sulla digitalizzazione. «Industria 4.0 rivoluzionerà il modo di lavorare e di produrre, che sarà sempre più in rete. Per affrontare al meglio questa sfida servono infrastrutture e competenze adeguate. La connessione internet veloce è un investimento che va realizzato al più presto. Per quanto riguarda la formazione, puntiamo a rafforzare ulteriormente il rapporto con il mondo delle scuole e dell’università in modo che i nostri giovani abbiano a disposizione le conoscenze necessarie per entrare al meglio nel mondo del lavoro», chiude il presidente di Assoimprenditori Alto Adige.

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