Crollano i contratti a tempo indeterminato
L’Osservatorio sul Precariato dell’Inps segnala un -34% rispetto a inizio 2015 «Più della decontribuzione, serve una vera politica industriale e infrastrutturale»
BOLZANO. “E’ stato pubblicato il Report Osservatorio sul Precariato dell’Inps relativo al periodo gennaio – maggio 2016. Come Camera sindacale Uil-Sgk - dice il segretario generale Toni Serafini - vogliamo fare alcune osservazioni di merito e alcune proposte”.
Numero dei rapporti di lavoro. “Nel periodo gennaio – maggio 2016, in relazione ai datori di lavoro privati, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a + 436.000, quindi inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+ 538.000). Quindi nei primi cinque mesi del 2016 va peggio che nel 2015. Per aumentare stabilmente l’occupazione - sottolinea Serafini - più che la decontribuzione serve una vera politica industriale e infrastrutturale che incide sulla produttività”.
I flussi. “Complessivamente le assunzioni, settore privato, per i primi cinque mesi dell’anno, sono risultate 2.076.000, con una riduzione di 263.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (- 11,2%). Questo rallentamento ha interessato soprattutto i contratti a tempo indeterminato: ben 280.000 in meno, pari a – 34,0% sui primi cinque mesi del 2015. Il calo è da ricondurre probabilmente alla riduzione della decontribuzione, nel 2015 era totale e per tre anni, nel 2016 del 40% e per due anni. Per i contratti a tempo determinato, nei primi cinque mesi del 2016, si registrano 1.441.000 assunzioni, in linea con gli anni precedenti (+ 0,6% sul 2015, e + 1,2% sul 2014). Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state 90.000, più 10,4% sul 2015”.
I voucher. “Nel periodo gennaio - maggio 2016 sono stati venduti ben 56,7 milioni di voucher, per le prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi cinque mesi del 2015, del 43%. Nello stesso periodo del 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 75,2%. Così non va - conclude Serafini - Si deve cambiare. La Uil propone di riportare i voucher alla loro funzione, quando sono stati introdotti, nel 2008 e vederne la tracciabilità. I voucher andrebbero utilizzati solo per lavori occasionali e per fare emergere il lavoro nero”.
