Dalle piccole imprese il 32,5 per cento del Pil altoatesino

Oltre 144 mila gli occupati, di cui 88 mila i dipendenti Il massimo fatturato per addetto nel settore dell’energia


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Le piccole e medie imprese in Alto Adige? Sono un fattore determinante dell’economia locale. Basti pensare che rappresentano il 32,5 per cento del Pil (prodotto interno lordo) provinciale. In pratica un fatturato annuo, riferito al 2013, pari a 22,5 miliardi di euro, dal quale scaturisce un valore aggiunto che raggiunge quota 6,7 miliardi di euro. Questi è dati di uno studio dell’Astat (Istituto provinciale di statistica) reso pubblico ieri.

Le piccole e medie imprese (Pmi) sono una categoria costituita da imprese aventi fino a 99 addetti e operanti nel settore dell’industria o dei servizi. Esse sono estremamente importanti per l’occupazione in Alto Adige, essendo una colonna portante dell’economia: nel 2013 esse rappresentavano il 99,3% delle imprese in Alto Adige e dando lavoro al 78,8% di tutti gli addetti del settore privato. Nel 2013 nelle 43.086 piccole e medie imprese erano occupati in totale 144.441 addetti, dei quali 88.607 con un rapporto di lavoro dipendente. In media, ogni impresa disponeva di 3,4 addetti. Le imprese hanno registrato un fatturato di 22,5 miliardi di euro, dal quale è scaturito un valore aggiunto di 6,7 miliardi di euro, pari al 30,0% del fatturato lordo.

Il fatturato medio. Il valore aggiunto delle piccole e medie imprese ammonta quindi al 32,5% del Pil provinciale. Il fatturato medio per impresa è di 521.804 euro e il valore aggiunto medio è pari a 156.526 euro. Nel 2013 sono stati effettuati investimenti per 1,1 miliardi di euro, in media circa 25,7 mila euro per impresa. Le spese per il personale sono state pari a circa 3,2 miliardi di euro, ovvero 36,5 mila euro per addetto dipendente.

Il 22,3% delle 43.086 piccole e medie imprese era attivo nell’industria e il 77,7% nei servizi. Il numero delle prime è leggermente cresciuto (9.618) rispetto al 2012 (9.533), mentre il numero delle seconde è leggermente diminuito (da 33.624 a 33.468). Per quanto riguarda l’industria, il maggior numero di imprese opera nell’ambito delle Costruzioni (12,9%). Nei servizi, invece, la parte più consistente va ricondotta ai settori Servizi di alloggio e di ristorazione (20,2%) e Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (19,2%), seguiti dalle Attività professionali, scientifiche e tecniche (13,5%).Il 27,5% del totale degli addetti è collocato nell’industria, il 72,5% è assorbito dalle attività dei servizi.

Rispetto all’anno precedente la ripartizione tra le due sezioni è rimasta quasi invariata, con un minimo aumento nell’industria ed una corrispondente leggera contrazione nei servizi (rispettivamente 27,3% e 72,7% nel 2012). Le sezioni di attività economica che presentano il maggior numero di imprese sono quelle che occupano anche il maggior numero di addetti totali: per quanto riguarda l’industria, nelle Costruzioni e nelle Attività manifatturiere sono occupati rispettivamente il 13,4% e il 12,5% degli addetti totali. Per quanto concerne i servizi invece, le sezioni Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (24,0%) e Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (21,1%) danno lavoro a quasi la metà degli addetti totali. L’industria ha conseguito un fatturato di 6,9 miliardi di euro, i servizi di 15,6 miliardi di euro. La sezione Attività manifatturiere, cresciuta dell’8,0%, detiene il fatturato più alto nel settore dell’industria e supera quella delle Costruzioni, che invece registra un consistente calo (-14,0%). La composizione della spesa invece cambia sensibilmente rispetto al 2012, registrando una diminuzione del 29,1% per l’industria ed un aumento del 29,4% per i servizi.

Il personale. Le spese per il personale ricadono per 1.132,8 milioni di euro nell’industria e per 2.099,0 milioni di euro nei servizi. La sezione economica predominante è costituita dal Commercio; riparazione di autoveicoli e motocicli, seguita dall’Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione e dalle Attività manifatturiere.

Infine rapportando tali dati all’ammontare degli addetti, emerge che il massimo fatturato per addetto si registra nella Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata con 929.349 euro.













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