BOLZANO. Cna-Shv dell’Alto Adige getta un ponte tra le piccole imprese del nostro territorio e la Romania, alla ricerca di occasioni di lavoro in un Paese che sta vivendo un forte sviluppo (Pil +4% nel 2016), soprattutto nel campo dell’edilizia.

A margine della Fiera Klimahouse, chiusa di recente a Bolzano, il presidente degli artigiani Cna, Claudio Corrarati, il presidente di Cna- Costruzioni, Emilio Corea, e il direttore Pino Salvadori hanno incontrato Vincenzo Moderno, rappresentante della Camera di commercio italiana per la Romania. Moderno è bolzanino, ma da 12 anni vive e opera come imprenditore nel Paese rumeno, dove, in quanto rappresentante della Camera di commercio italiana per la Romania, è responsabile della parte Ovest dello Stato, dove si trova il distretto di Timis che ha come capoluogo la città di Timisoara. In questa zona sono attive 3.348 aziende italiane.

«Il nostro obiettivo non è di certo invogliare le nostre imprese a delocalizzare - chiarisce Claudio Corrarati - anzi ci battiamo per avere concorrenza leale all’interno dell’Unione Europea. Semmai, ci interessano le opportunità di lavoro che le piccole aziende artigiane del nostro territorio possono cogliere nell’Est Europeo, anche grazie all’assistenza della Camera di commercio italiana per la Romania». Timisoara si trova a 150 km da Belgrado, 690 km dalla Serbia, 70 km dall’Ungheria. Nel 2021 sarà la Capitale europea della cultura e dal 2019 avrà in vigore l’obbligo di progettare e costruire edifici ad elevata efficienza energetica. «Sull’efficienza energetica e sulle ristrutturazioni - precisa Emilio Corea, presidente di Cna-Costruzioni – i nostri artigiani possono portare quel know-how che in Romania manca».

L’obiettivo a medio termine è creare partnership tra aziende altoatesine specializzate in ristrutturazioni di edifici storici con recupero dell’efficienza energetica, in partnership con aziende locali, avvalendosi dell’assistenza e dei contatti della Camera di commercio italiana in Romania.