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Federmoda dell’Alto Adige: il settore tiene nonostante l’inflazione

Rabanser (nella foto): “Investire in innovazione e sostenibilità. Contribuiamo alla vivacità dei nostri centri urbani”



BOLZANO. "Per le aziende della moda, è necessario investire nelle nuove tendenze del mercato, tra stile, innovazione e sostenibilità, continuando così a contribuire con la presenza dei negozi alla vivacità e vitalità dei nostri centri urbani". Lo afferma il presidente della categoria Federmoda nell'Unione commercio turismo servizi Alto Adige, Markus Rabanser, che traccia un bilancio a conclusione del periodo dei saldi di fine stagione.

Federmoda/Confcommercio ha pubblicato nei giorni scorsi i primi dati nazionali: dopo una breve flessione in luglio (meno 2,5 per cento), la tendenza è migliorata in agosto, rimanendo però pur sempre negativa (meno 1,7 per cento) rispetto all'anno scorso. Il dato rispecchia le previsioni di un anno difficile a causa della crescente inflazione.

Ciononostante, il 58 per cento delle aziende ha comunicato di aver registrato un andamento delle vendite stabile o positivo. "In Alto Adige abbiamo registrato una situazione analoga - osserva Rabanser - Anche la forte presenza dei turisti nei mesi estivi ha contribuito ad avere, in fin dei conti, un andamento leggermente positivo". Guardando al futuro, Rabanser sottolinea anche un aspetto decisivo per la concorrenza: "L'incremento delle competenze e dei servizi digitali - dice - è irrinunciabile per la modernizzazione e la competitività di molte aziende commerciali. L'evoluzione degli ultimi anni ha reso vitale l'integrazione dell'attività tradizionale con le tecnologie digitali".













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