Gli artigiani della Cna «La riforma fiscale va troppo a rilento»
Corrarati: resta elevata la pressione sulle piccole imprese Bene la fatturazione elettronica, ma potenziare gli incentivi
BOLZANO. «Si procede troppo a rilento sulla riforma fiscale. I tempi di approvazione dei decreti legislativi per l’attuazione della legge delega non rispecchiano la necessità di dare risposte concrete e rapide alle micro e alle piccole imprese». Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della Cna altoatesina, riprendendo le dichiarazioni di Rete Imprese Italia in occasione dell’audizione che si è svolta presso la VI Commissione Finanze e tesoro del Senato.
«Molte misure importanti mancano ancora all’appello. La riduzione della pressione fiscale, oggi troppo alta ed iniqua a svantaggio proprio delle piccole imprese personali», sottolineano gli artigiani Cna. E poi ancora «gli incentivi alla capitalizzazione delle imprese di minori dimensioni, la modifica del sistema di riscossione coattiva dei tributi e la possibilità di pagare le imposte solo in relazione a ricavi effettivamente incassati».
«Non crediamo - prosegue Corrarati - che tra le priorità dell’impresa diffusa italiana vi sia l’introduzione del ruling internazionale (che riguarda solo le imprese con attività, appunto, internazionale), la definizione di “abuso di diritto”, o la cosiddetta “cooperative compliance” che prevede la collaborazione tra contribuente e fisco per monitorare il “rischio” fiscale. Sono strumenti che, indubbiamente, possono conferire maggiori certezze in un sistema fiscale farraginoso come l’attuale ma, purtroppo, solo per una parte molto limitata di imprese di grandi dimensioni».
Diverso è, invece, il ragionamento sull'uso generalizzato della fatturazione elettronica contenuto nel decreto delegato del governo. In particolare dove è previsto che chi adotta, per libera scelta, i nuovi strumenti già dal 1° luglio 2016 vedrà ridotti gli oneri amministrativi e contabili e gli sarà garantita la possibilità di accedere ad un sistema di fatturazione elettronica completamente gratuito. «Questa proposta, infatti, può determinare una immediata riduzione di oneri amministrativi per le imprese», ed è per questo che Cna-Shv ritiene tuttavia che «proprio per arrivare quanto prima ad un uso esteso del sistema di fatturazione elettronica, il sistema incentivante debba essere potenziato».
In particolare, oltre agli esoneri già previsti debbono essere eliminati, secondo gli artigiani Cna - alcuni obblighi, quali: «La comunicazione delle dichiarazioni d’intento emesse da parte degli esportatori abituali; la comunicazione dei beni dati in godimento ai soci e dei finanziamenti effettuati; l’adozione del reverse charge per l’individuazione del soggetto debitore dell’Iva; l’apposizione del visto di conformità per la compensazione o rimborso del crediti Iva e delle imposte sui redditi di importo superiore a 15.000 euro».
Da qui la richiesta degli artigiani Cna di velocizzare l’iter della riforma fiscale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA