Il bilancio è in rosso, via libera ai risparmi su personale e affitti

Il previsionale 2016 con un disavanzo di 1,14 milioni di euro I diritti camerali (4 milioni in meno) incidono sugli introiti


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Il taglio ai diritti camerali si ripercuote sui bilanci della Camera di commercio di Bolzano. Il previsionale 2016, approvato dal consiglio camerale, si chiude con un disavanzo di 1,14 milioni di euro. È la differenza tra ricavi, pari a 18,57 milioni e oneri che arrivano ai 19,72 milioni di euro. La copertura del disavanzo avviene tramite avanzi patrimonializzati di anni precedenti. E così anche la Camera di commercio - come ricorda il vicesegretario generale Luca Filippi - deve risparmiare. Ed ecco il trasloco degli uffici periferici da immobili in affitto a locali messi a disposizione da amministrazioni pubbliche. Oppure le risorse risparmiate non prorogando i contratti a tempo determinato del personale. Ed ancora mettendo in affitto spazi all’interno della sede della Camera di commercio in via Alto Adige 60. «Come nel caso di Alto Adige Finance e di altri concessionari della Provincia», ancora Filippi.

Ma cosa succede nell’ente camerale. Il governo in carica ha tagliato notevolmente gli introiti che derivavano dai diritti camerali. Una sforbiciata del 35 per cento per l’anno in corso, che diventa il 40% nel 2016 e il 50 per cento nel 2017. In soldoni 3,5 milioni di euro in meno quest’anno, 4 milioni l’anno prossimo e 5 milioni di euro nel 2017. A questo si aggiunge anche un minore introito sugli interessi delle giacenze di cassa, pari a 300 mila euro. Resta, per fortuna, il famoso tesoretto, che però non è più così cospicuo come in passato. «In giacenza circa 10 milioni di euro, perché altre dieci sono stati messi nel fondo di rotazione per le imprese e 12 milioni sono andati invece alla cooperative di garanzia, come ad esempio Confidi e Gardifi», ancora Filippi.

Tornando ai ricavi, questi ultimi sono il frutto di 6,5 milioni per il diritto annuale, di 2,7 milioni per diritti di segreteria, 4,7 milioni quale contributo regionale, 0,5 milioni quale contributo provinciale, ed ancora 672 mila euro alla voce beni e servizi, 367 mila euro come proventi finanziari e 3 milioni alla voce altri ricavi. Per quanto riguarda gli oneri, 7,9 milioni di euro se ne vanno per il personale (130 collaboratori in totale, senza considerare l’Eos che dal primo gennaio prossimo confluirà nella nuova società Idm), 4,6 milioni per il funzionamento degli uffici, 5,7 milioni come interventi economici (di cui 3,8 milioni d’istituto, 1,7 milioni per l’Idm e 190 mila euro per altri interventi). Infine ammortamenti, accantonamenti e altro oneri ammontano ad 1,3 milioni di euro. Sempre nel preventivo 2016 200 mila euro sono contabilizzati quali investimenti.

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