Il modulo autosufficiente per abitare a costo zero 

Una casa che produce cinque volte più energia di quanta ne consumi L’anteprima alla Fiera Klimahouse. Ideale come base per uno studentato


di Davide Pasquali


BOLZANO. Un modulo abitativo itinerante, da stamane visitabile davanti alla Fiera, dove parte Klimahouse 2019. Non solo è energeticamente indipendente, ma è pure in grado di produrre più energia di quanta ne consumi e quindi di ricaricare un’auto elettrica parcheggiata in cortile. Si chiama Biosphera 3.0, progetto di Activhaus Biocostruttori in sinergia con Repower. Non è teoria, ma pratica a tutti gli effetti. Solo per fare un esempio, magari poi declinabile in salsa altoatesina: a Chiasso ne hanno appena ordinati 500 esemplari, da 25 mq l’uno, 2000 euro al mq il costo di costruzione, 12.500 mq in tutto, praticamente zero le spese di gestione, formalmente ad uso turistico ricettivo, ma tradotto nel concreto: alloggi per cinquecento studenti. Se ne possono impilare una quindicina uno sopra l’altro. E a Bolzano, dove la carenza di alloggi per studenti universitari è quantomeno esorbitante... Allo stesso modo li si potrebbe utilizzare per costruire dei villaggi olimpici temporanei, o in caso di terremotati da sistemare prima della ricostruzione.

Una roulotte ipertecnologica senza ruote. Il modulo itinerante viene presentato a Bolzano per un tour europeo 2019-2020. È un modulo abitativo ma in realtà si tratta di un modello costruttivo, applicabile a qualsiasi casa. Biosphera è già pronto e già sul mercato. La tecnologia applicata può essere applicata a qualsiasi tipo di edificio. Biosphera è un modulo, ma pure una casa a tutti gli effetti. Costruita interamente in legno, quindi massimamente sostenibile. Il progetto viaggia su due binari separati. Primo: l’autosufficienza energetica, in base agli obiettivi Eu 2030-2050. Biosphera produce quasi 5 volte l’energia di cui ha bisogno. L’energia di scarto viene utilizzata, accumulandola in appositi serbatoi elettrici, ad esempio per la mobilità elettrica. Secondo binario, ancora più importante: ricerca scientifica sulla fisiologia umana. Serve a capire come un ambiente può essere definito rigenerativo, quasi curare le persone che lo abitano.

Si parte da un involucro molto efficiente; ci vuole una coibentazione, un isolamento esterno unitamente a una schermatura data da serramenti con la stessa elevata qualità, perché in questo modo si va a determinare la soddisfazione sensoriale. Una specie di cura per chi ci abita. Si spreca poca energia, mantenendo all’interno delle temperature estremamente confortevoli. Pompe di calore con riscaldamento a soffitto, fotovoltaico per illuminare a led. Domotica spinta.

Si lavora per esempio sui quantitativi di luce. Attraverso i vari tipi di serramenti per cercare di sfruttarli al meglio: consumare meno energia elettrica all’interno ma soprattutto mettere in contatto l’essere umano con l’ambiente esterno. Uno dei principi fondamentali di quella che si chiama biofilia, ossia: riportare la natura all’interno delle nostre case. Un altro elemento fondamentale è l’acustica. Il comfort acustico e uditivo. Per molti è motivo di stress: uno degli elementi più degradanti di ogni abitazione è il sentire i rumori esterni o del vicinato.

All’interno di Biosphera, solo aria pulita. Normalmente nelle case che non hanno una ventilazione meccanica controllata, l’aria interna può essere inquinata fino a 5 volte quella esterna. Bisogna montare delle macchine con filtri particolari per abbattere le polveri, i principali allergeni e le fonti di inquinamento. In Biosphera è stato fatto un passo ulteriore. Si sono montati dei filtri vegetali. La natura ha già inventato tutto: ci sono delle piante che contribuiscono a mantenere l’aria interna pulita e sufficientemente umida. Si tratta insomma non tanto di un modulo quanto piuttosto di un modello costruttivo replicabile in qualunque nuova costruzione o anche ristrutturazione. Contiene tutte le tecnologie indispensabili per fare sì che qualunque edificio possa essere costruito secondo le stesse modalità. Normalmente applicare queste tecnologie, per una nuova costruzione, costa 1500-1600 euro mq. Rispetto ai 1.300-1.400 di una costruzione normale, tradizionale, fatta secondo le normative attuali.













Altre notizie

Attualità