In tre anni forte aumento delle imprese femminili 

Dal 2015 al 2017 sono cresciute di 200 unità (+2%) per arrivare a quota 10.260 Rappresentano il 18 per cento del totale e la presenza giovanile è più marcata


di Maurizio Dallago


BOLZANO. A fine gennaio in Alto Adige risultavano iscritte al registro della Camera di commercio 58.014 imprese. Rispetto ai 12 mesi precedenti il loro numero è leggermente aumentato (+0,2%). Per quanto concerne i singoli settori, il numero di imprese è cresciuto nei servizi privati (+1,3%) e nell’edilizia (+0,7%), mentre si registra un calo nel commercio (-1,3%). La crescita maggiore riguarda le imprese femminili: erano 10.260 a fine 2017, pari al 18 per cento del totale. Rispetto al 2016 il loro numero è aumentato dello 0,7%, a sottolineare un trend che «vede una crescita del 2 per cento nel triennio 2015-2017, quando le imprese sono aumentate nel complesso dello 0,8 per cento», come ricorda Luciano Partacini dell’Ire - Camera di commercio. In termini assoluti circa 200 imprese in più. Il 9,2 per cento delle imprese femminili sono «giovanili», ossia fanno capo a imprenditrici di età inferiore a 35 anni. Tale quota è superiore all’incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese altoatesine, pari al 7,6 per cento. Le imprese femminili che svolgono un’attività artigiana sono pari a 1.772. I mestieri artigiani più frequentemente svolti dalle donne sono quelli inerenti la cura della persona (parrucchiere ed estetiste), i servizi di grafica multimediale e le attività di pulizia e disinfestazione. A tale proposito è bene ricordare che si considerano “femminili” le imprese in cui il controllo e/o la proprietà sono detenuti in prevalenza da donne. Si noti che le imprese restanti non sono necessariamente “maschili”, in quanto possono essere controllate pariteticamente da uomini e donne o da persone giuridiche. Restando in tema, risultano in crescita anche le imprese a conduzione straniera. A fine 2017 ne risultavano iscritte al registro 4.024, con una crescita del 3,9% su base annua. Si considerano a conduzione straniera le imprese in cui il controllo e/o la proprietà sono detenuti in prevalenza da persone fisiche nate all’estero.

Nel Rapporto mensile dell’Ire relativo al mese di febbraio scorso si sottolinea che nel terzo trimestre 2017 il numero di occupati in Alto Adige si è attestato mediamente a 257.772 unità, mentre le persone in cerca di lavoro erano 6.959. Il tasso di disoccupazione è sceso al 2,6%, corrispondente a una situazione di piena occupazione. Nel terzo trimestre del 2017 l'Alto Adige ha esportato merci per oltre 1,15 miliardi di euro, con un aumento del 7,4% rispetto al medesimo trimestre del 2016. L'incremento ha riguardato tutti i principali comparti, in particolare mezzi di trasporto e relativa componentistica (+37,5%) e macchinari e apparecchiature (+27,3%). Analizzando le esportazioni per Paese si registrano importanti aumenti verso Cina (+33,5%), Paesi Bassi (+18,0%), Francia (+10,4%) e Austria (+8,0%), mentre sono calate le esportazioni verso gli Stati Uniti (-15,0%) e la Spagna (-11,6%). Lo scorso anno le presenze turistiche in Alto Adige hanno fatto segnare un nuovo record: 32.437.815. Rispetto all'anno precedente si sono registrati oltre un milione di pernottamenti in più (+3,5%). L'aumento delle presenze ha riguardato in particolare gli ospiti italiani (+4,6%), ma sono cresciuti anche considerevolmente i turisti provenienti dalla Germania (+2,5 per cento) e dagli altri Paesi esteri (+3,9%).













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