L’occupazione risale, in un anno creati 1.355 posti di lavoro

Pan (Assoimprenditori): l’industria manifatturiera conferma di essere uno dei motori della ripresa in provincia di Bolzano


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Nuovi posti di lavoro in Alto Adige. Il dato di febbraio 2015 parla di 1.355 occupati dipendenti in più (0,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno prima (186.223 in totale). Numeri che escono dall’Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia e che inducono all’ottimismo il presidente di Assoimprenditori Alto Adige. «Le imprese altoatesine stanno rispondendo con grande fiducia ai recenti sviluppi economici a livello locale, nazionale ed internazionale. In particolare, l’industria manifatturiera in Alto Adige si conferma come uno dei motori della ripresa grazie alla creazione di 300 nuovi posti di lavoro rispetto a un anno fa (+1,3 per cento)», così Stefan Pan.

«La reazione delle aziende locali agli stimoli positivi arrivati dal taglio al cuneo fiscale e dalla riforma del mercato del lavoro è stata immediata. È la migliore dimostrazione che gli interventi a sostegno della competitività delle imprese giovano a tutta la popolazione”, afferma il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, che guarda con ancor più fiducia ai prossimi mesi. «Gli effetti del Jobs Act appena approvato dal governo si manifesteranno solo da marzo in poi. Ci attendiamo, quindi, un’ulteriore spinta positiva per l’occupazione». Le offerte di impiego comunicate all’Ufficio servizio lavoro confermano questa tendenza, visto che a febbraio il loro numero è salito del 40 per cento ad oltre 1.200.

Il presidente di Assoimprenditori rimarca l’importanza di una formazione di qualità. «Con le sole nuove offerte di lavoro di febbraio potremmo riuscire a dimezzare il numero dei disoccupati di lunga durata. Purtroppo però le nostre imprese continuano a faticare a trovare personale qualificato e con le competenze adatte. Per rispondere a questa discordanza tra offerta e domanda di lavoro e valorizzare appieno i nostri giovani talenti, dobbiamo puntare ancora di più sull’apprendimento delle lingue, sulle conoscenze tecniche e sulla formazione duale scuola-impresa», conclude Pan. Tornando ai dati dell’Osservatorio sul mercato del lavoro, occorre registrare, sempre a febbraio, le persone senza lavoro erano pari a 15.076 unità, con un 6 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2014 (in termini assoluti 854 persone in più). Di questi quelli cosìddetti di lunga durata erano 2.679. Per quanto riguarda i settori quelli che hanno visto un aumento dell’occupazione sono l’alberghiero, l’agricoltura, la manifattura industriale ed ancora trasporto e magazzinaggio, istruzione, sanità e assistenza sociale. In sofferenza l’edilizia (industria) mentre il settore resta stabile per quanto riguarda l’artigianato. Meno occupati anche nella pubblica amministrazione e nel commercio.

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