L'INTERVISTA Michael auer presidente collegio costruttori 

L’uscita dal lockdown è un’opportunità «Se sta bene l’edilizia stanno tutti bene»

Bolzano. «se sta bene l’edilizia stanno bene tutti». michael auer si carica sulle spalle il peso ma anche le grandi opportunità di una possibile fuoriuscita dal lockdown. e nello stesso tempo, il...



Bolzano. «se sta bene l’edilizia stanno bene tutti». michael auer si carica sulle spalle il peso ma anche le grandi opportunità di una possibile fuoriuscita dal lockdown. e nello stesso tempo, il presidente del collegio costruttori disegna i contenuti fondamentalmente strategici che caratterizzano il settore. che è trainante in senso generale ma che ora ha individuato anche il metodo col quale ripartire. partendo dalla condivisione, con le parti sociali e la politica, ma anche ponendo dei paletti: 1) serve “chiarezza, semplicità e velocità nelle norme che la politica appronta per il settore»; dunque meno burocrazia, tempi ristretti e niente sovrapposizioni legislative; 2) correttezza anche nel predisporre budget a proposito di appalti pubblici, visto che, secondo auer, proprio le imprese sono spesso vittime di costi di costruzione preventivi irrealistici; 3) attenzione sempre maggiore al coinvolgimento di imprese locali; 4) ricerca di risorse a chilometro zero, come a proposito dell’uso delle cave locali, per accentuare la qualità in ogni aspetto. dunque chiarezza normativa, realismo nei costi da preventivare, territorialità: ecco le direttrici che il collegio costruttori nella sua assemblea ha tracciato per tornare ad una fase di pieno sviluppo. anche occupazionale. visto che, ulteriore elemento di positività interna al settore “oltre l’89% dei collaboratori delle nostre imprese sono costituiti da assunzioni a tempo determinato” ha rivelato il presidente auer. «ma l´edilizia ha comunque retto» ha detto a proposito delle conseguenze che ha lasciato in eredità la lunga fase di fermo cantieri. certo, in un panorama imprenditoriale che ha visto lockdown molto dolorosi, l’edilizia, in particolare nel suo ambito infrastrutturale, è il settore che più di altri ha mostrato capacità di tenuta. riprendendo a lavorare, oltretutto, con largo anticipo rispetto, ad esempio, al commercio o al turismo.

Ma c’è un altro orizzonte che per il collegio è sempre più centrale: è sulla sostenibilità, ha detto in sostanza il presidente, che si costruisce il futuro. si pone l’accento anche sulla ricerca della qualità costruttiva, che è uno degli aspetti su cui più punta l’edilizia altoatesina rispetto alla concorrenza. era così nella fase pre covid e, a maggior ragione, lo dovrà essere in questo frangente di fuoriuscita dalla pandemia. dove proprio la sostenibilità anche sociale, il rapporto di collaborazione con parti sociali e politica sarà il vero cemento con cui costruire la ripartenza su basi solide. P.CA.













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