BOLZANO. La Cna/Shv di Bolzano nel 2016 compie 40 anni, annuncia l’espansione in Trentino con l’apertura della sede regionale a San Michele all’Adige. Inoltre si sta preparando un fitto programma di iniziative, servizi e corsi di formazione per accompagnare le aziende artigiane e le Pmi di tutti i settori verso la digitalizzazione e l’innovazione, intese come fattori di competitività.

Era l’estate del 1974. Pino Salvadori, all’epoca dipendente Sip (poi diventata Telecom), in una saletta dell’appena costituita Confesercenti, in via Novacella a Bolzano, insieme a quattro artigiani, colse l’opportunità di creare anche in Alto Adige una federazione provinciale della Cna. La presenza di Adriano Calabrini, dirigente nazionale della Cna, che stava trascorrendo un periodo di ferie proprio in Alto Adige, servì come stimolo per l’iniziativa. Dopo le dimissioni dalla Sip, Salvadori mise in moto la macchina organizzativa, culminata il 30 gennaio 1975 nell’assemblea costitutiva, ospitata all’Hotel Alpi.

«Ricordo che la sala si rivelò inadeguata rispetto al numero di presenti - racconta Salvadori, ancora oggi segretario della Cna/Shv - perché c’era grande voglia di cambiamento in città nell’ambito della rappresentanza di categoria. Abbiamo individuato come problema prioritario quello degli insediamenti produttivi nei centri urbani di fondovalle privi di aree: abbiamo realizzato 13 tra insediamenti multipiano e consorzi, dando una sede a circa 400 imprese. Dopo 40 anni, Cna-Shv riunisce 1.800 aziende altoatesine, ha due sedi a Bolzano, ovvero il quartier generale in via Righi e la sede staccata in via Milano, ed una sede a Merano. In tutto, 30 collaboratori competenti e motivati al servizio delle Pmi».

Non solo “revival”, i 40 anni saranno occasione di rilancio dell’attività e di crescita dell’associazione. «Già nel 2015 ha preso corpo la visione regionale - spiega Claudio Corrarati, presidente della Cna/Shv - con la nascita, lo scorso 16 giugno, del primo nucleo di 60 aderenti trentini. Il 2016 sarà l’anno del consolidamento e del radicamento territoriale. A metà gennaio inaugureremo la sede a San Michele all’Adige, in via Tonale, a pochi passi dal casello autostradale: sarà il riferimento per gli associati trentini, ma anche la sede della Cna Trentino Alto Adige, vero e proprio collegamento tra le Pmi dei due territori per individuare tematiche comuni di sviluppo ed affrontare i problemi in un’ottica di rete regionale che tenga conto, però, delle specifiche competenze e diversità delle due Province autonome». Ai tradizionali compiti di rappresentanza di categoria, patronato, servizi fiscali, amministrativi, burocratici, sicurezza sul lavoro e obblighi ambientali, la Cna Trentino Alto Adige affiancherà un percorso di accompagnamento delle Pmi verso la digitalizzazione, l’innovazione di prodotto e di processo, la comunicazione, i social media e la formazione qualificata dei dipendenti.

«L’artigiano del terzo millennio sarà associato alla Cna - chiude il presidente Corrarati - e lo dimostreremo lanciando il primo progetto in cantiere: si tratta del libretto formativo digitale che le aziende utilizzeranno per monitorare costantemente la formazione dei dipendenti, dalla quale dipende una parte consistente della competitività aziendale. Sempre in ottica regionale, svilupperemo il tema dell’accesso al credito, agevolando i rapporti tra aziende e banche attraverso i consorzi di garanzia. Le Pmi non devono a tutti i costi diventare grandi, ma devono fare rete e pensare in grande».