BOLZANO. In arrivo la rivoluzione della privacy. Se n’è parlato ieri mattina in un convegno all’Academy della Cassa di Risparmio moderato da Elmar Pichler Rolle. Focus sulla gestione, la distruzione e l’archiviazione dei documenti con dati sensibili.

Privacy, si cambia. A fine mese diventa infatti esecutivo il nuovo regolamento europeo. Di questo e soprattutto della gestione e della distruzione dei dati sensibili si è parlato nel convegno di ieri a Bolzano. Un documento contenente dati sensibili gettato nel cestino della carta può finire facilmente in mani sbagliate. Si è parlato di tutti gli errori da non commettere.

La rivoluzione sulla privacy partirà il prossimo 25 maggio, quando diverrà esecutivo il nuovo regolamento. «Un nuovo sentire da parte di chi interverrà a trattare i dati personali», ha spiegao Gianluca Barabino, dello studio legale Bassoli. «Molti adempimenti erano già previsti dalla legge 196 del 2003, disattesi però da molti anni. Adesso siccome la materia si è estesa a livello europeo ed è stata uniformata in tutti i paesi dell’Unione sicuramente ci dovrà essere una maggiore attenzione da parte delle aziende».

«La normativa è articolata e dà molta responsabilità alle aziende», ha spiegato Omar Signori di AdActa. «Non si dice devi fare questo, non devi fare quello. Si chiede alle aziende senso di responsabilità; è necessaria anche la dovuta consulenza. Riguarda tutti i documenti fisici, sulle nostre scrivanie. Quando li gestiamo e ce ne disfiamo non lo facciamo nella maniera corretta».

Ma quali sono gli errori da non commettere nella gestione dei documenti cartacei? «Dobbiamo sempre ricordarci - ha chiarito Andrea Avanzo, responsabile privacy di Inquiria - di riporre questi documenti su stati di salute eccetera eccetera all’interno di armadi o cassettiere da chiudere a chiave, ossia non accessibili a tutti. Regole di buon senso. Non abbandonare i documenti in luoghi accessibili. Spesso la sera siamo stanchi e ci dimentichiamo di ordinare la scrivania e ciò può comportare problemi. Idem anche per quanto riguarda la distruzione dei documenti».