ECONOMIA

Lavoro, a ottobre quasi 10.000 occupati in più

Le aziende hanno grosse difficoltà a reperire manodopera qualificata e puntano sui giovanissimi. Le iniziative di Assoimprenditori con le scuole



BOLZANO. Il mercato del lavoro altoatesino continua a correre: a ottobre sono stati contati 218.415 occupati dipendenti, ben 9.500 in più rispetto a un anno fa. Il boom di ottobre è legato alla stagionalità nell’agricoltura, ma soprattutto alla crescita costante dell’intera economia provinciale. Vanno bene quasi tutti i settori: negli ultimi sei mesi l’occupazione dipendente nell’industria edile è cresciuta dell’8,1 per cento, nell’agricoltura del 7,2 per cento, nel turismo del 6,1 per cento e nell’industria manifatturiera del 3,2 per cento. Unica eccezione è il settore finanziario, dove l’occupazione resta stabile.

I dati positivi. Cresce l’occupazione, ma contestualmente anche il numero di chi cerca lavoro: i disoccupati a ottobre erano poco più di cinquemila, equamente distribuiti tra uomini e donne. Si tratta soprattutto di disoccupati di breve durata (persone senza un lavoro da meno di un anno), mentre i disoccupati di lunga durata (quelli senza lavoro da oltre un anno) sono calati del 20 per cento rispetto ad un anno fa e a ottobre secondo i dati dell’osservatorio del mercato del lavoro erano 880). La buona salute del mercato occupazionale altoatesino viene confermata anche dal numero dei posti vacanti: a ottobre erano ben 2.500, il 31 per cento in più rispetto a un anno fa. È proprio questa l’altra faccia della medaglia della piena occupazione: le imprese locali fanno sempre più fatica a trovare personale qualificato. Si spiega anche così il fatto che si moltiplicano i momenti di incontro tra mondo della scuola e del lavoro. Accanto ad una sempre più forte collaborazione con l’università di Bolzano, si punta però anche sui più giovani: le aziende di Assoimprenditori Alto Adige in queste settimane stanno ad esempio aprendo le porte dei loro stabilimenti ai ragazzi delle scuole medie. A ottobre è toccato a 19 aziende della Bassa Atesina: «Abbiamo partecipato volentieri a questa iniziativa che aiuta i ragazzi a conoscere presto il mondo del lavoro e li sostiene nell’orientamento professionale e a conoscere i propri interessi», spiega ad esempio Flora Kröss della Ewo di Cortaccia.

I giovani. «Accanto ai ragazzi delle medie abbiamo invitato all’open day anche i figli più giovani dei nostri dipendenti che sono rimasti entusiasti di vedere di persona il luogo di lavoro dei loro papà e delle loro mamme», aggiunge invece Tamara Tonioni, responsabile risorse umane Europa Sud della Roechling di Laives. Nei prossimi giorni l’iniziativa sarà ripetuta anche in altri comprensori: questo venerdì porte aperte in nove aziende della Val Venosta, mentre la prossima settimana sarà la volta della Val Pusteria con 23 imprese aderenti all’iniziativa.

Gli alloggi. «Quello della mancanza di personale qualificato – afferma Toni Schenk, rappresentante comprensoriale di Assoimprenditori proprio in val Pusteria – è una delle grandi sfide da affrontare. Non esiste un’unica ricetta valida in assoluto, ma c’è bisogno di un mix di iniziative. Così, accanto agli incontri e al confronto con i giovani e le scuole, è decisiva anche la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili».













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