Le ricette della Cisl per contrastare la disoccupazione

Buonerba: «La Provincia approvi le integrazioni all’Inps» Si deve puntare sull’apprendistato per chi è in mobilità



BOLZANO. Lotta alla disoccupazione, ecco le opportunità che, a detta della Cisl, possono essere sfruttate in provincia.

In Alto Adige il tasso disoccupazione si conferma al 5,3% e si tratta di un dato destinato a crescere ancora nei prossimi mesi. La conferma viene anche dal fatto che il tasso di occupazione, pur confermandosi tra i più alti d’Italia, è cresciuto nel primo semestre del 2014 di un’insignificante 0,1%. Senza crescita economica, sostiene la Cisl, «difficilmente il trend potrà cambiare, ma essa si può determinare anche attraverso le misure che da tempo proponiamo». L’unico dato positivo in questo ambito è quello della cassa integrazione che risulta in calo rispetto al recente passato. A preoccupare è soprattutto l’aumento dei disoccupati di lungo periodo ai quali è necessario offrire un ulteriore sostegno al reddito, ma soprattutto opportunità concrete di trovare una nuova collocazione lavorativa stabile. Questo è uno degli obiettivi prioritari del sindacato per questa legislatura.

Dal 2013 la Provincia Autonoma di Bolzano può introdurre, con propria legge e con risorse economiche proprie, delle integrazioni ai sussidi pagati dall’Inps.

La commissione per l’impiego ha delegato ad un gruppo di lavoro, comprendente anche le parti sociali, il compito di scrivere una prima bozza della legge provinciale. Entro qualche settimana il testo dovrebbe essere definito e l’obiettivo è quello di aumentare la durata del sussidio statale a coloro che dimostreranno di voler rientrare nel mercato del lavoro. In particolare, le nuove misure dovrebbero essere circoscritte ai percettori dell’Aspi oppure che si trovano in mobilità. Saranno esclusi tutti coloro che usufruiscono di ammortizzatori legati alla stagionalità.

Passiamo al contratto di apprendistato per lavoratori in mobilità. Attraverso questo strumento le aziende potranno assumere i disoccupati ottenendo gli stessi benefici che avrebbero avuto nel caso in cui stipulassero qualsiasi altra forma di contratto di apprendistato. In aggiunta potrebbero beneficiare del 50% dell’ammortizzatore risparmiato dall’Inps e la legge non pone limiti di età rispetto a questa forma di contratto di lavoro. Una grande opportunità che a livello locale potrebbe essere sfruttata al massimo visto che i centri di formazione pubblici sono all’avanguardia rispetto al resto del paese.

Riqualificazione dei disoccupati e sussidi della durata necessaria. Il mercato del lavoro in Alto Adige offre ancora delle opportunità, ma le professionalità richieste non incrociano facilmente la domanda. In questo senso, secondo la Cisl, andrebbe anche rivisto il ruolo dei centri per l’impiego pubblici che non garantiscono quote accettabili di persone ricollocate. Stime ufficiali non ne esistono e questo di per se è già un dato negativo. A giudizio della Cisl andrebbero incentivate anche le strutture private attraverso l’utilizzo del contratto di ricollocazione previsto dallo Stato, ma ignorato a livello locale.

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