Malgrado i risparmi preventivo in rosso per 1,1 milioni di euro
Filippi: «Ma contiamo di ridurlo da qui alla fine del 2017» Il «tesoretto» in giacenza ammonta tra i 15 ed i 16 milioni
BOLZANO. Un preventivo 2017 con una perdita di 1,14 milioni di euro. Ma da qui alla fine del prossimo anno non si dispera di ridurla, come afferma il vicesegretario Luca Filippi. Il previsionale della Camera di commercio è andato in scena nel tardo pomeriggio di ieri nel corso della riunione del consiglio camerale presso Palazzo mercantile a Bolzano. «Tra i maggiori introiti sono da annoverare i circa 5,5 milioni di euro per i diritti camerali, i 5 milioni che arrivano dalla Regione, i 3 milioni per i diritti di segreteria, i 2 milioni di euro dai rimborsi delle Aziende speciali ed anche i 200-300 mila euro che giungono dall’A22 come dividendo per la quota azionaria che la Camera di commercio possiede in Autobrennero», sottolinea Filippi.
In uscita troviamo, invece, gli 8 milioni di euro per il personale, i 4,3 milioni per gli oneri di gestione, i quasi 6 milioni per i finanziamenti diretti alle Aziende speciali, come l’Idm a cui vanno 1,68 milioni di euro. I dipendenti sono circa 130, mentre a livello di bilancio si assiste ad una costante riduzione della spesa dal 2014 ad oggi. Il «tesoretto» in giacenza ed a disposizione dell’ente camerale esiste ancora, anche se negli anni si è un po’ ridotto. «Attualmente è tra i 15 ed i 16 milioni di euro», evidenzia il vicesegretario della Camera di commercio. Resta aperta, a tale proposito, la definizione del famoso «buco» in via Alto Adige. «Bisognerà vedere cosa farà il Comune di Bolzano», così Filippi. Tornando agli introiti non sono da dimenticare tutti gli spazi che in questi anni sono stati affittati a terzi all’interno del palazzo in via Alto Adige, sede dell’ente camerale. Si va da quelli per Alto Adige Finance ad una buona parte del pianoterra dove si trova l’Azienda di soggiorno del capoluogo. «Non è escluso che arrivino altre locazioni, mentre da qualche mese siamo partner dell’Ue per un progetto legato alle aziende altoatesine, da cui ne deriva un apposito finanziamento da Bruxelles», chiude Luca Filippi.