Mila, fatturato in crescita 

Nel 2017 il netto è stato pari a 216,5 milioni. Liquidati 96 milioni ai 2.539 soci



BOLZANO. In occasione dell’assemblea generale di ieri, Latte Montagna Alto Adige-Mila ha spianato la strada per una produzione sostenibile (in rapporto ai terreni coltivati). «I membri s’impegnano così per una produzione sostenibile, disciplinata da regole chiare: ad esempio, a fronte di ogni ettaro di superficie foraggera è possibile allevare solo una determinata quantità di mucche che, in base all’altitudine, può arrivare al massimo a 2,5 unità», spiega il presidente Joachim Reinalter. Il nuovo sistema prevede un periodo di transizione di cinque anni a partire dal 2019, entro il quale ciascun membro deve adeguare bestiame e produzione. I prezzi di liquidazione del latte nella nostra provincia si attestano mediamente intorno ai 50 centesimi, mentre nelle regioni limitrofi sono molto più bassi (intorno ai 35 centesimi). «Possiamo conservare tale vantaggio solo fino a quando riusciremo a offrire un particolare plusvalore rispetto agli altri produttori», così il direttore Robert Zampieri. Negli ultimi due anni, si è assistito a un notevole aumento dei conferimenti: nel 2017 l’incremento è stato di 4 milioni di kg, pari al 2%, che ha portato il volume complessivo a 196 milioni di kg, nonostante fino a metà anno si prevedesse una flessione. Mentre è in calo il numero degli allevatori, aumentano i quantitativi di latte. Se è stato possibile lavorare un 3% in più di latte, si è reso necessario smerciare oltre 20 milioni di kg di prodotto non lavorato a prezzi di realizzo inferiori. Nel corso dell’assemblea, Latte Montagna Alto Adige-Mila ha presentato i numeri di un andamento più che incoraggiante. La maggior latteria altoatesina (cui è riconducibile circa la metà del latte prodotto in provincia) ha registrato un’ulteriore crescita nei gruppi di prodotto strategici. Complessivamente, nel 2017, Latte Montagna Alto Adige ha venduto 120 milioni di kg di prodotti (+4%); il fatturato netto conseguito è pari a 216,5 milioni di euro (+9%), un risultato ascrivibile anche al boom del prezzo della panna registrato in autunno. Dal 2005 ad oggi, la cooperativa è riuscita ad accrescere il fatturato netto di oltre il 33%. Ai 2.539 soci sono stati liquidati complessivamente oltre 96 milioni di euro netti a fronte dei conferimenti di latte. Nel 2017 la coop ha investito 9,5 milioni di euro, mentre per quest’anno e il 2019 è previsto un pacchetto d’investimenti per 20 milioni.













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