Non solo tecnologia Industria 4.0, spazio al capitale umano

Il presidente Pan: le nuove sfide riguardano l’automazione ma anche le competenze e la formazione del personale



BOLZANO. L’Associazione nazionale delle Imprese di pulizia e servizi integrati (Anip), aderente a Confindustria, ha tenuto il suo consiglio generale ieri a Bolzano ospitata da Assoimprenditori Alto Adige. Per l’occasione, nel corso della mattinata, si è tenuto anche il convegno, organizzato sempre in collaborazione con Assoimprenditori Alto Adige, dal titolo “Industria&Facility 4.0” che ha analizzato i processi di innovazione delle imprese e il loro necessario dialogo con la tecnologia digitale. Ad aprire il convegno, il saluto di benvenuto di Evelyn Kirchmaier, membro del consiglio generale di Assoimprenditori Alto Adige e Anip-Confindustria, nonché direttore generale dell’azienda bolzanina Markas.

La giornata è proseguita con un’introduzione al tema dell’Industria 4.0 offerta da Stefan Pan, presidente di Assoimprenditori Alto Adige e vicepresidente Confindustria, il quale ha insistito sull’urgenza, per le imprese, di adeguarsi alle nuove sfide della digitalizzazione e dell’automazione, sottolineando al tempo stesso come accanto a investimenti in macchinari più tecnologici, più produttivi e più connessi sia necessario anche un salto di qualità culturale.

Proprio sui vantaggi, ma anche sui pericoli, del cambiamento radicale in atto, conseguenza di questa auspicata transizione digitale dell’economia e delle imprese, si è concentrato l’intervento di Kurt Matzler, professore presso la Libera Università di Bolzano. Lorenzo Mattioli, presidente Anip-Confindustria, ha illustrato infine il concetto di “macchine per il lavoro dell’uomo, non contro il lavoro dell’uomo”, mettendo in evidenza come questo percorso di innovazione tecnologica non sarà sostitutivo della forza lavoro, ma qualificante e porterà a una nuova professionalizzazione dei lavoratori.

«Il Piano Industria 4.0 del governo italiano sottolinea l’urgenza per le nostre imprese di adeguarsi alle nuove sfide della digitalizzazione e dell’automazione. Accanto a investimenti in macchinari più tecnologici, più produttivi e più connessi c’è bisogno anche di un salto di qualità culturale. L’Industria 4.0 dovrà necessariamente essere accompagnata anche da competenze 4.0. Per questo un’istruzione scolastica che prepari al meglio i nostri giovani e la formazione continua all’interno delle aziende sono altrettanto importanti», sottolinea ancora Pan. «L’intero processo dovrà essere supportato da infrastrutture moderne e adeguate, a partire da una rete efficiente e veloce per il trasferimento dati», così il presidente di Assoimprenditori Alto Adige. «La nuova frontiera dell’automazione permetterà un’integrazione di sistema tra fornitori di servizi e strutture che promette livelli di efficienza impensabili fino a qualche anno fa. In questo processo il percorso di innovazione tecnologica non sarà sostitutivo della forza lavoro, ma qualificante e porterà a una nuova professionalizzazione dei lavoratori. Insomma, con uno slogan, “macchine per il lavoro dell’uomo non contro il lavoro dell’uomo”». evidenzia Mattioli. La giornata si è conclusa con una tavola rotonda sul tema “Industria&Facility 4.0” coordinata dal giornalista Mirco Marchiodi, alla quale hanno partecipato, oltre ai relatori già menzionati, anche Claudia Flaim, direttore commerciale Markas e Andreas Muigg, product manager presso l’azienda Prinoth.













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