Novità nell’apprendistato, maturità a partire dal 2017

Negli ultimi anni è calato il numero di apprendisti: ora si vuole rilanciare il settore Adeguamento della legge provinciale, jobs act e proroghe dei contratti


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Il numero degli apprendisti è diminuito in Alto Adige in cinque anni del 12,1 per cento (2008-2013). Dati resi pubblici di recente dall’Astat. Ma la Provincia è convinta che il settore sia fondamentale per l’economia altoatesina. Da qui una serie di interventi tesi a stabilizzare il comparto ed a valorizzarlo: novità illustrate ieri dall’assessore Philipp Achammer.

Con la riforma del mercato del lavoro (regolamento di attuazione del «jobs act») a giugno scorso è stata modificata a livello statale la normativa sui contratti d’apprendistato e già allora i rappresentanti politici locali e l’assessore Achammer erano riusciti a far approvare alcune norme di notevole importanza per l’Alto Adige. Assieme al direttore dell’area apprendistato Hartwig Gerstgrasser e alla direttrice reggente dell’Ufficio apprendistato e maestro artigiano, Gertraud Aschbacher, l’assessore ha presentato le novità avviate nel settore. «La formazione professionale duale in Alto Adige è un modello che necessita però di adeguate condizioni per continuare a svolgere il suo ruolo sul piano delle politica della formazione, del lavoro e dell’economia» spiega Achammer. Obiettivo della Provincia è "stabilizzare il numero degli apprendisti e di aumentarlo". La presenza di un modello di formazione duale contribuisce ad abbassare le dimensioni della disoccupazione «ed i giovani si inseriscono precocemente nel mondo del lavoro», aggiunge l’assessore.

Tra le novità figura la possibilità di conseguire il diploma di maturità tramite un contratto di apprendistato. Nel regolamento di attuazione alla legge statale sul «jobs act» è stata infatti introdotta una norma per l’Alto Adige secondo cui il quinto anno di scuola professionale che porta alla maturità potrà essere svolto anche con un apposito contratto di apprendistato biennale. Giovani con un diploma professionale, quindi con l’attestato di un percorso d’apprendistato quadriennale o di un percorso di formazione professionale, hanno la possibilità di conseguire la maturità senza dover lasciare il posto di lavoro. Nell’anno scolastico 2017-2018, chiariti i dettagli con le parti sociali, questo nuovo modello sarà sperimentato per la prima volta. Il percorso sicuramente non sarà semplice, considerato che gli apprendisti dovranno sostenere un esame di ammissione nelle materie di cultura generale per poi apprendere tutto il programma didattico del quinto anno parallelamente alla professione. Un’altra novità riguarda l’apprendistato stagionale nel settore alberghiero: la possibilità di assumere apprendisti nel settore con contratti stagionali è stata accolta nel «jobs act» e sarà inserita anche nell’ordinamento dell’apprendistato provinciale. In Alto Adige circa l'85% degli apprendisti cuochi e camerieri è assunto con un contratto stagionale. In futuro sarà possibile anche prorogare il contratto di apprendistato fino a un anno se il giovane alla fine del periodo di apprendistato non ha ancora terminato la scuola professionale o non ha sostenuto l’esame di fine apprendistato. Finora gli apprendisti con un contratto che terminava durante l’anno scolastico o che dovevano ripetere l’anno dovevano chiedere al datore di lavoro un permesso (a volte non retribuito) per poter concludere la formazione scolastica.

Questa novità permette invece ai giovani di terminare la loro formazione professionale. Ma la proroga dei contratti di apprendistato è possibile solo per i contratti che sono stati stipulati dopo l’entrata in vigore del jobs act, vale a dire dal 25 giugno 2015.













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