Oberosler, un concordato per il rilancio

Edilizia, richiesta in tribunale: obiettivo è quello di uscire dalle secche degli ultimi anni. In portafoglio lavori per 350 milioni


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Un concordato preventivo - con continuità di esercizio - per rilanciarsi. Perché le commesse per il futuro ci sono e si vuole mantenere la stabilità occupazionale. Così l’impresa di costruzioni Oberosler Srl con sede legale a Brunico e direzione a Bolzano ha depositato al Tribunale di Bolzano una domanda per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo con continuazione dell’attività di impresa.

Il presidente della società, Stefano Oberosler, precisa, a tal proposito, che «la decisione è maturata a seguito di una approfondita analisi della situazione di crisi che ha interessato nel recente periodo tutto il comparto delle costruzioni, ed in particolare il settore delle opere pubbliche ed immobiliari, non risparmiando l’azienda altoatesina, attiva da anni nell’esecuzione di importanti appalti per conto di primari committenti istituzionali». Una scelta che è vista in modo positivo anche dai sindacati. «Siamo fiduciosi, ed anche se, ad esempio di recente, la Oberosler si è ritirata da un appalto per la realizzazione del tunnel di base del Brennero, le 50 persone che ci lavorano verranno riassorbite in altri lavori», spiega il segretario regionale della Feneal/Uil, Maurizio D’Aurelio, consapevole che l’azienda di costruzioni edili ha in portafoglio commesse per alcuni centinaia di milioni di euro.

«La decisione del concordato preventivo con continuità di esercizio dovrebbe permettere alla società di tornare a tempi migliori», così D’Aurelio.

Infatti, la Srl ha individuato nel ricorso alla procedura di concordato con continuità di esercizio «lo strumento più idoneo per procedere ad una ristrutturazione finanziaria ed operativa che possa garantire fin da subito, in coerenza con i provvedimenti che verranno adottati dal tribunale, stabilità occupazionale e prosecuzione delle attività di impresa».

L’impresa ha in corso di esecuzione ed ha acquisito anche di recente affidamenti di rilevanti commesse su tutto il territorio nazionale, per un portafoglio lavori complessivo di oltre 350 milioni di euro, in regione, ma anche e soprattutto in altre realtà d’Italia, come spiega l’avvocato Paolo Venturi che segue, insieme allo studio dell’avvocato milanese Marco Scicolone, la domanda di ammissione al concordato avanzata dalla Oberosler.

«Per il piano definitivo c’è un tempo di sei mesi, in modo tale da arrivare ad avere una garanzia per tutti, anche a livello occupazionale», sottolinea l’avvocato Venturi. Quest’ultimo ricorda che attualmente la società ha circa 185 dipendenti, di cui 14 occupati in sede e cantieri in Sardegna, ma anche opportunità, ad esempio, in Molise ed in Abruzzo. «L’intera operazione serve a rimettere in sesto l’azienda», conclude il legale. Una società nata nel 1960, quando Pietro Oberosler inaugurò a Brunico la prima sede dell’impresa di costruzioni stradali e che nel 2012 aveva superato i 110 milioni di euro di fatturato, calato poi in modo cospicuo negli ultimi anni.

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