BOLZANO. Investimenti in ambito economico e uso sensato delle zone per insediamenti produttivi. Due temi al centro della riflessione degli artigiani Apa.

«Gli appalti pubblici sono il motore dell’economia altoatesina. afferma il presidente di lvh.apa Confartigianato Imprese Gert Lanz - Proprio per questa ragione la Provincia dovrebbe essere in grado di garantire le condizioni normative di base idonee a favorire gli investimenti privati».

«Gli investimenti non sono soltanto un ingranaggio fondamentale per l’universo economico altoatesino, bensì costituiscono un’importante garanzia per le imprese locali: proprio grazie agli investimenti esse potranno infatti assumere e svolgere con successo degli incarichi pubblici anche nei prossimi anni», ancora Lanz. Quest’ultimo, insieme al consiglio direttivo dell’associazione, ha avuto modo di affrontare proprio di recente il tema del bilancio provinciale, analizzando in particolare i programmi futuri.

«Da qui in poi l’amministrazione pubblica dovrà prevedere un numero di investimenti superiore rispetto al passato: non soltanto nelle infrastrutture, ma anche nell’edilizia», spiega l’Apa. Un’ulteriore priorità viene al contempo vista nella diminuzione dei tempi d’attesa per quanto concerne le procedure pubbliche in tema di utenze idriche e progetti di costruzione e risanamento.

«L’obiettivo deve essere quello di raggiungere una situazione normativa generale nella quale gli investitori possano operare. - aggiunge Lanz - Quando si decide di investire nell’economia altoatesina, la sicurezza normativa e giuridica di tutte le parti coinvolte deve essere garantita».

Processi di assegnazione degli incarichi e di investimento lenti e farraginosi possono del resto essere letali per l’economia locale: «Le piccole e medie imprese locali hanno bisogno già adesso di risposte concrete. Nel comparto edile servono degli incentivi agli investimenti, utili per rivitalizzare il settore e dare nuovo impulso al circuito economico locale». Altro tema è quello delle zone produttive. «In Alto Adige ci sono svariati capannoni ed immobili vuoti, che potrebbero essere destinati ad un utilizzo maggiormente sensato. L’attuale regolamentazione rende tuttavia decisamente complesso tale passaggio» Questa la critica delll’Apa che ritiene al contempo necessario un adeguamento delle nuove direttive in ambito urbanistico.

«La nuova legge sull’urbanistica offre una grande opportunità che non bisogna lasciarsi sfuggire», evidenzia Gert Lanz. Le linee guida della nuova legge provinciale per il territorio ed il paesaggio, esaminate di recente dal consiglio direttivo dell’associazione vanno peraltro nella giusta direzione: «Esistono tuttavia alcuni miglioramenti che potrebbero essere applicati. La tematica della rivitalizzazione delle zone per gli insediamenti produttivi dovrebbe ad esempio essere affrontata in maniera differente: “Il commercio al dettaglio nelle zone produttive dovrebbe essere consentito entro una determinata distanza dal centro e dovrebbe venire sottoposto ad una limitazione spaziale». L’attuale regolamento prevede che in caso di vendita o locazione di un immobile in una zona produttiva di interesse comunale, il Comune stesso debba essere concorde. L’eliminazione di tale vincolo rappresenterebbe un’ulteriore misura sensata per la rivitalizzazione delle aree con immobili al momento non utilizzati.