BOLZANO. Dati positivi emergono dalla pubblicazione curata dalla Provincia sul mercato del lavoro e che si riferisce ai dati di agosto in Alto Adige. Una realtà che sembra lontana da quella delle altre regioni d’Italia, dove l’economia stenta a creare posti di lavoro e dove spesso i giovani sono costretti ad emigrare alla ricerca di un futuro migliore.

In provincia di Bolzano i lavoratori dipendenti sono aumentati di 6.343 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (più 3,2 per cento) per arrivare ad un totale di 202.845 persone. Di queste 104.602 sono uomini e 98.243 donne. Allo stesso tempo si registra anche un maggior numero di disoccupati - è aumentata la forza lavoro complessiva - ma in termini ridotti rispetto a quanti hanno trovato un lavoro. Ad agosto le persone in cerca di occupazione erano pari a 9.834 unità, con una crescita di 730 persone rispetto ai 12 mesi precedenti.

Tornando agli occupati e analizzando i singoli settori un notevole incremento si riscontra nel commercio con 1.045 nuovi posti di lavoro in più e nel settore alberghiero, dove gli occupati sono cresciuti addirittura di 2.116 unità. In aumento anche i dipendenti che lavorano in agricoltura, nella manifattura industriale, nella sanità e nell’assistenza sociale, nel trasporto e magazzinaggio e nell’istruzione.

Segnali di ripresa nell’edilizia, dove ci sono 58 occupati in più nell’industria e 286 nell’artigianato di settore. In senso contrario i comparti delle attività finanziarie ed assicurative e della pubblica amministrazione, dove gli occupati scendono rispettivamente del 2,5 e dell’1,2 per cento su base annua.

Tornando alle persone senza un lavoro, rispetto al numero complessivo, quelle che si definiscono di lunga durata sono 2.849, con una crescita di 323 unità, mentre i cosìddetti «job ready», ovvero quanti sono immediatamente collocabili sul mercato del lavoro, sono 5.852, con un aumento sui dodici mesi di 722 unità.(m.dal)