Più occupati nell’edilizia, dipendenti a quota 16.200 

La crescita è stata del 5,1% su base annua. Imprenditori: buona la redditività Kofler (Collegio costruttori): «Proseguire con gli investimenti strategici»



BOLZANO. Se l’edilizia è un indicatore della situazione economica di un territorio, possiamo dire che in Alto Adige tira «buon vento». Nei primi dieci mesi dell’anno il numero dei lavoratori dipendenti nel settore edile altoatesino ha mediamente superato le 16.200 unità, con un aumento del 5,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016. E il clima di fiducia tra gli imprenditori del comparto continua a migliorare. Tutto ciò emerge - oltre che dai dati Astat pubblicati nella scheda - anche dall’edizione autunnale del Barometro dell’economia dell’Ire (Camera di commercio di Bolzano). Quasi nove imprese su dieci giudicano positivamente la redditività conseguita nell’anno in corso e il 94% delle aziende confida in un risultato economico soddisfacente nel 2018. La crescita degli ordinativi ha inoltre comportato, come si è detto, un significativo incremento dell’occupazione.

Il ritrovato ottimismo nel settore dell’edilizia è dovuto soprattutto alla crescita del mercato altoatesino, mentre il giro d’affari realizzato con la clientela fuori provincia è rimasto sui livelli dello scorso anno. Nel complesso, quasi un terzo delle aziende segnala un incremento di fatturato e anche i prezzi di vendita sono aumentati. L’89 per cento delle imprese valuta positivamente la redditività conseguita nel 2017. Il quadro generale in cui le imprese si trovano ad operare viene considerato dagli operatori del settore decisamente più favorevole rispetto agli anni passati. Nel 2017 l’incremento dei costi è stato relativamente limitato e ciò ha permesso alle imprese di restare competitive. Anche l’accesso al credito è andato migliorando.

Il maggiore ottimismo si riscontra tra le imprese che si occupano dei lavori di impiantistica e di completamento dei fabbricati: oltre un quinto di esse ha conseguito una «buona» redditività nel 2017 e conta di ottenere un risultato altrettanto positivo anche nel 2018. Il presidente della Camera di commercio si dice soddisfatto per il clima positivo in questo importante settore e sottolinea la necessità di una legge urbanistica che tenga conto delle esigenze delle imprese. «La nuova legge provinciale sul territorio e il paesaggio dovrà favorire uno sviluppo sostenibile, ma allo stesso tempo occorre garantire anche in futuro un’attività edilizia efficiente e adeguata alle esigenze», così Michl Ebner.

«In questo momento la congiuntura nel settore edile è ottima e ciò si manifesta anche nella fiducia degli addetti ai lavori. Adesso è cruciale non fermarsi, bensì sfruttare la situazione favorevole per operare investimenti nelle aziende, nei servizi e nella formazione della forza lavoro. Per le imprese è importante stimare correttamente i costi e proporre preventivi adeguati all’attuale situazione economica», afferma Markus Bernard, presidente del Gruppo edilizia di lvh.apa. «La maggior fiducia delle imprese è un segnale positivo che si è già tradotto in un deciso aumento dell’occupazione. Arriviamo però da una lunga crisi e sarebbe un errore sopravvalutare la ripresa: affinché il settore edile possa recuperare ulteriormente, bisognerà proseguire con gli investimenti strategici per la competitività dell’Alto Adige e creare un contesto favorevole allo sviluppo economico», spiega Markus Kofler, a capo del Collegio costruttori edili.

Infine Emilio Corea, presidente altoatesino di Cna costruzioni ricorda come adesso sia necessario «programmare sul lungo periodo gli incentivi e i bonus fiscali per i risanamenti energetici degli immobili, spingendo verso la nuova frontiera della sostenibilità ambientale attraverso ristrutturazioni con materiali adeguati».













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