BOLZANO. Consegnare il dossier o aspettare? Ore di incertezza ieri all’Autobrennero nella partita fondamentale della proposta di rinnovo della concessione autostradale, prospettata dal decreto legge «Sblocca Italia». La legge fissava il 31 dicembre come termine ultimo per la presentazione della proposta di proroga da parte dei concessionari. Ma ieri pomeriggio la decisione dei vertici dell’A22 è rimasta appesa a un possibile rinvio della scadenza dei termini deciso dal governo nella seduta del Consiglio dei ministri del 24 dicembre. Fino a ieri pomeriggio non era stata pubblicata la Gazzetta ufficiale con il nuovo decreto legge, che farà chiarezza sulle date. Alla fine è prevalsa la prudenza, con la decisione di depositare la proposta di modifica del contratto di concessione dell’Autobrennero.

Come noto, la speranza della società di ottenere un prolungamento della concessione autostradale, evitando la gara europea, è affidata al decreto Sblocca Italia e, in ultima istanza, all’eventuale via libera dell’Unione europea. Lo Sblocca Italia prevede che i concessionari autostradali nazionali, entro il 31 dicembre sottopongano al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti «le modifiche del rapporto concessorio finalizzate a procedure di aggiornamento o revisione nel rispetto dei principi dell'Unione europea, al fine di assicurare gli investimenti necessari per gli interventi di potenziamento, adeguamento strutturale, tecnologico e ambientale delle infrastrutture autostradali nazionali, nel rispetto dei parametri di sicurezza più avanzati prescritti da disposizioni dell'Unione europea». Il 24 dicembre però è arrivata la novità del decreto «Milleproroghe» approvato dal Consiglio dei ministri. Il comunicato stampa del governo annuncia che il Milleproroghe conterrà proroghe dei termini in materia, tra l’altro, di infrastrutture, trasporti e concessioni autostradali. La nota non precisa altro e il decreto legge non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale. L’unico spunto è arrivato da articoli comparsi sulla stampa nazionale, secondo cui il decreto sposterebbe dal 31 dicembre alla fine di giugno il termine per consegnare le richieste di modifica delle concessioni autostradali. Da qui il dubbio dell’A22: rispettare il termine del 31 dicembre o dare per scontato che slitterà a giugno, con la possibilità di modificare la proposta? La decisione di consegnare è sembrata la più saggia. Il 17 dicembre l’assemblea dei soci aveva approvato le linee di indirizzo per il Cda. Tra i punti previsti, le misure ambientali a favore dei territori e il fondo per il Bbt.

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