Settore dell’edilizia, segnali di ripresa legati alla redditività

Ausserhofer: «Meno burocrazia negli appalti pubblici» Corea (Cna): problemi maggiori nei grandi centri altoatesini


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Clima di fiducia modesto nel settore dell’edilizia in Alto Adige. Lo certifica l’edizione primaverile del barometro dell’economia dell’Ire (Camera di commercio) vede il clima di fiducia nell’edilizia altoatesina ancora su livelli modesti. Si nota, tuttavia, un netto miglioramento rispetto alla precedente indagine congiunturale effettuata lo scorso autunno. Il 65 per cento delle imprese prevede una redditività soddisfacente nel 2015.

L’edilizia è tra i settori che hanno risentito maggiormente della crisi economica. Tra il 2010 e il 2013 le concessioni edilizie in provincia di Bolzano sono calate di un terzo in termini di cubatura e i dati provvisori disponibili per il 2014 non evidenziano miglioramenti significativi. Anche l’occupazione è andata diminuendo: a marzo 2015 i lavoratori dipendenti nel settore edile erano circa 14.000, ovvero l’11 per cento in meno rispetto a cinque anni fa.

Di conseguenza, anche il clima di fiducia è assai modesto. Per quest’anno gli imprenditori e le imprenditrici non prevedono un aumento del fatturato e dei prezzi di vendita, anche a causa della forte concorrenza. Pure l’accesso al credito e i ritardi dei clienti nei pagamenti restano un problema.

Si percepisce, però, un netto miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni congiunturali: lo scorso autunno solo il 55% delle imprese prevedeva di poter conseguire una redditività soddisfacente nel 2015, mentre ora tale quota è aumentata al 65 per cento.

«L’anno in corso fa presagire una ripresa economica, di cui a lungo termine dovrebbe beneficiare anche l’edilizia. È però importante che gli investimenti pubblici restino quanto più possibile nell’economia locale. Affinché ciò avvenga, la nuova legge provinciale sugli appalti pubblici dovrà sfruttare al massimo i margini a disposizione», sottolinea il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner.

«Ormai il settore edile sta, fortunatamente, dando i primi segnali di ripresa. Purtroppo la redditività del comparto è inficiata da un numero eccessivo di imprese presenti sul mercato. Dalla nuova legge provinciale sugli appalti pubblici ci aspettiamo una sensibile riduzione della burocrazia e l’applicazione reale e concreta delle gare di qualità», sottolinea Thomas Ausserhofer, presidente Collegio dei costruttori edili

«Costruire deve tornare a essere più semplice. A causa dell’enorme carico burocratico e dell’incertezza normativa i cittadini hanno paura a mettere in pratica i propri progetti edili», così Markus Bernard, presidente gruppo provinciale edilizia dell’Apa. Per Emilio Corea, presidente di Cna Costruzioni, «siamo sicuramente soddisfatti per i lievi progressi, ma è una valutazione che non riguarda al momento i maggiori centri dell'Alto Adige, dove i ritardi nei programmi e nei finanziamenti delle ristrutturazioni e dei risanamenti degli edifici pubblici e privati sono ancora la causa più evidente dello stallo del settore».













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