Su Europa e aeroporto la sintonia è perfetta

Identità di vedute tra gli industriali ed il governo: no ai muri dentro l’Unione Assoimprenditori, ieri assemblea: Boschi e Boccia per lo sviluppo dello scalo


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Un riassunto dall’assise di ieri? La piena sintonia tra imprenditori, governo nazionale e provinciale. Sulle riforme, su quanto fatto da Palazzo Chigi e da Palazzo Widmann in tema di politiche economiche. Sull’Europa che deve essere «aperta» e senza «muri»: un Unione europea che «senza barriere è sinonimo di crescita economica e sociale». Naturalmente non manca la lista degli industriali con le richieste per il futuro. Quelle ci sono sempre, per chi è abituato a non fermarsi mai. E poi l’«assist» di Vincenzo Boccia e della ministra Boschi in tema di aeroporto. A favore del suo potenziamento. Nei discorsi del presidente di Confindustria e di quello di Assoimprenditori Alto Adige due interventi di stampo politico, oltre che economico. «Infatti non siamo apolitici, ma apartitici», così Boccia. E Kompatscher non ha mancato l’occasione per ribadire che la provincia di Bolzano dà allo Stato più di quanto riceve, in un’ottica di risanamento dei conti pubblici.

Ma se la presenza della ministra per le Riforme costituzionali ed i Rapporti con il parlamento ha catalizzato l’attenzione, con la spiegazione di quanto il governo ha fatto fino ad ora - la madre di tutte le riforme in primo luogo (quella costituzionale su cui andremo a referendum nell’ottobre prossimo) - l’assemblea generale 2016 di Assoimprenditori che si è tenuta ieri allo Sheraton di Bolzano è servita soprattutto a mettere l’accento da parte degli industriali sul valore della loro categoria. Un orgoglio racchiuso nel titolo dell’intervento di Stefan Pan, vicepresidente nazionale di Confindustria oltre che a capo degli imprenditori altoatesini. «Il coraggio di percorrere nuove strade». Queste ultime elencate nell’interventi sia di Pan, che di Boccia.

Il presidente di Assoimprenditori parte dall’Europa. «Il più importante player economico mondiale non sono gli Stati Uniti, non è nemmeno la Cina. È l’Unione Europea. L’Ue genera il 25 per cento della prestazione economica mondiale, gli Usa arrivano al 22% e la Cina al 13 per cento. Il più importante esportatore del mondo non è la Cina e non sono gli Stati Uniti, come spesso si crede. Il più importante esportatore mondiale è l’Unione europea. Le sole Italia e Germania, messe insieme, esportano più degli Stati Uniti», così Stefan Pan. «Poi c’è un dato essenziale che esprime la forza sociale dell’Unione europea: l’Ue ha 500 milioni di abitanti, il che equivale al 7 per cento della popolazione mondiale. Con questo 7 per cento l’Ue è però in grado di generare la metà di tutte le prestazioni sociali a livello globale», ancora Pan a rimarcare che senza la produzione di ricchezza non c’è Stato sociale che tenga.

Ed allora no alle barriere perché limitano l’economia. «Se guardiamo all’Europa come a un unico corpo, allora il Brennero ne è un’arteria vitale. Il Brennero collega il Nord e il Sud dell’Europa. I siti produttivi europei sono sempre più interconnessi e mandano componenti da uno stabilimento all’altro “just-in-time”. Il Brennero è come una grande catena di montaggio lungo la quale ogni anno transitano due milioni di Tir con merci e componenti diretti a nord e a sud. Il Brennero è l’arteria pulsante d’Europa, ma se si dovesse bloccare, rischiamo l’infarto. Se si ferma la creazione di valore, crollano anche le prestazioni sociali», evidenzia Stefan Pan.

Poi lo spot sull’aeroporto. «Immaginarsi più piccoli è miope». Così Maria Elena Boschi dopo un breve cenno su chi «si oppone al semplice ampliamento di una pista di aeroporto». Più esplicito il presidente il presidente di Assoimprenditori che, per giustificare un breve ritardo del suo presidente nazionale Vincenzo Boccia afferma come quest'ultimo sia in ritardo «perché ha dovuto atterrare a Verona». Infine Boccia stesso, nel suo intervento, avverte che «sarebbe veramente un peccato limitare la possibilità di sviluppo dell'aeroporto cittadino». «Bolzano - spiega Boccia - è nel cuore dell'Europa, uno scalo più grande contribuirà ad attrarre turisti e porterà benefici a tutta la comunità». Infine il governatore Arno Kompatscher. Oltre a «snocciolare» i dati su quanti fatto in tema di sgravi fiscali e di incentivi alle imprese, prende lo spunto della presenza della ministro Boschi, per rimarcare che «sulla base degli accordi stipulati con Roma, la Provincia autonoma di Bolzano ha un preciso capitolo con il quale contribuisce al risanamento delle finanze del Paese: siamo noi quelli che pagano, non quelli che ricevono». E poi ancora il Brennero definito «un simbolo per l'Europa che non ha bisogno di muri». Ma di ponti, come lo è l’Alto Adige all’interno dell’Unione europea. «Sarebbe inimmaginabile che qualcuno pensasse di erigere delle barriere al Brennero, mentre vanno invece incentivati i rapporti tra Paesi amici», chiude Maria Elena Boschi.













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