Tesoro da 14,7 miliardi per gli altoatesini

Crisi non per tutti: nel 2014 i depositi e titoli a custodia nelle banche sono cresciuti dell’8,8 per cento rispetto al 2013


di Maurizio Dallago


BOLZANO. La crisi? Certamente non per tutti, stando a giudicare dalle consistenze del risparmio finanziario degli altoatesini. Nel 2014 un tesoro pari a 14, 78 miliardi di euro tra depositi e titoli a custodia. Con un aumento dell’8,8 per cento rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio le famiglie consumatrici con 10,71 miliardi di euro (aumento dell’9,8% su base annua) e le imprese con 4,06 miliardi, crescita del 6,1 per cento sul 2013.

Sono alcuni dei dati «snocciolati» ieri nel puntuale e preciso rapporto di Bankitalia sull’economia delle province di Bolzano e Trento nel 2014, presentato alla Lub dai direttori delle filiali di Bolzano, Luigi Parisotto e di Trento, Paolo Ciucci, insieme ai ricercatori Antonio Accetturo e Petra Degasperi.

La manifattura. Nel 2014 l’attività manifatturiera ha mostrato segnali di ripresa, grazie anche al sostegno della domanda estera; tale miglioramento proseguirebbe anche nel 2015. Secondo le indagini della Banca d’Italia, nel 2014 il fatturato in regione è cresciuto del 2,1% in termini reali, con previsioni di un’accelerazione nell’anno in corso. L’attività di accumulazione di capitale è tornata a crescere dopo una prolungata fase di marcata flessione.

I segnali di ripresa. Le rilevazioni delle locali Camere di commercio confermano questi segnali di ripresa: in Alto Adige oltre i tre quarti degli imprenditori si è dichiarato soddisfatto della propria redditività (erano il 65 per cento nel 2013) mentre in Trentino si è registrato un aumento del fatturato, del valore della produzione e degli ordinativi; le previsioni per il 2015 prefigurano un ulteriore miglioramento, trainato dalle imprese di dimensione medio-grande.

Le esportazioni. Nel 2014 il valore delle vendite all’estero ha continuato a crescere in entrambe le province: l’aumento è stato pari al 3,1 per cento in provincia di Bolzano e all’1,0 per cento in provincia di Trento. In Alto Adige la crescita delle esportazioni, che ha interessato la generalità dei settori, è stata trainata principalmente dal comparto dei metalli e prodotti in metallo mentre l’unico contributo negativo è giunto dal comparto agricolo (che ha registrato una flessione del 3,5%). È proseguito il sostegno della domanda estera all’economia locale, più cospicuo in Alto Adige, dove le imprese sono più presenti sui mercati esteri e più radicate nelle catene internazionali del valore. In provincia di Bolzano sono emersi alcuni segnali di ripresa nel comparto delle costruzioni, evidenziati da un aumento nel numero delle ore lavorate (6,8 per cento) e dei lavoratori (2,8 per cento), e da attese di un lieve miglioramento pur in un contesto di perdurante fragilità (secondo le rilevazioni della locale Camera di commercio). In Trentino è proseguita invece la crisi del settore.

L’edilizia. La debolezza del settore delle costruzioni ha avuto ripercussioni su tutta la filiera immobiliare: tra il 2007 e il 2013 il fatturato complessivo delle imprese della filiera si è ridotto di quasi il 7% in provincia di Bolzano e di oltre il 30 per cento in Trentino.

Il lavoro. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto stabile al 4,4 per cento in Alto Adige, su valori elevati nel confronto storico ma modesti rispetto al resto del paese (12,7 per cento); in provincia di Trento il tasso di disoccupazione è nuovamente aumentato (portandosi al 6,9 dal 6,5%), in connessione con l’aumento dell’offerta di lavoro. La lunga crisi ha colpito in maniera asimmetrica l’economia delle province autonome: tra il 2007 e il 2012 il valore aggiunto (a prezzi costanti) è aumentato dell’1 per cento in Alto Adige mentre è calato del 5,6 per cento in Trentino (-6,6 per cento in Italia). Le imprese altoatesine hanno registrato una crescita del fatturato e una maggiore tenuta dell’occupazione, con una flessione limitata degli investimenti; le grandi imprese hanno registrato una performance superiore alla media e hanno svolto un ruolo di traino nei confronti del resto dell’economia.

Il credito. Nel 2014 il credito alle famiglie è cresciuto dell’1,8 per cento in provincia di Bolzano e dello 0,9 per cento in quella di Trento; tale incremento è stato determinato principalmente dalla dinamica dei prestiti per l’acquisto di abitazioni che sono cresciuti del 3,1 per cento in Alto Adige e del 2,3 per cento in Trentino, in accelerazione rispetto a dodici mesi prima.













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