Tfr, il 77% dei lavoratori non lo vuole in busta paga

Solo il 16 per cento dei dipendenti altoatesini intende sfruttare questa possibilità Serafini: «Tra il resto in pochi destineranno al consumo questi soldi in più»



BOLZANO. Il 77% dei lavoratori dipendenti altoatesini non ha intenzione di richiedere la quota maturata di Tfr in busta paga. Solo il 16% dichiara di voler sfruttare questa possibilità, mentre il 7% non ha ancora deciso. Tuttavia pochi di quelli che decideranno di richiederlo, destineranno al consumo questi soldi in più. «È da tempo che sosteniamo che la ripresa debba passare attraverso il rilancio dei consumi. Ma abbiamo sempre valutato con scetticismo l’anticipo del Tfr in busta paga, perché lo riteniamo un elemento indispensabile per la previdenza complementare», afferma il presidente dell'Istituto promozione lavoratori (Ipl), Toni Serafini. La Legge di Stabilità da poco approvata ha dato il via libera all’anticipo del trattamento di fine rapporto (Tfr) in busta paga. Alla luce di questo, la settima edizione del Barometro Ipl ha voluto sondare se i lavoratori dipendenti altoatesini approfitteranno di questa possibilità e come utilizzerebbero questi soldi in più. Le interviste sono state svolte nella prima metà di dicembre, quando questa misura era ancora in discussione.

Nel frattempo il quadro giuridico è diventato chiaro: i dipendenti del settore privato (esclusi quelli domestici e del settore agricolo) con almeno sei mesi di servizio hanno la possibilità di richiedere al proprio datore di lavoro di avere mensilmente direttamente in busta paga (ma soggetta a tassazione maggiore) la quota di Tfr maturata a partire da marzo 2015 e fino a giugno 2018.

«Il 16% dei lavoratori dipendenti del settore privato sostiene che chiederà di avere il Tfr in busta paga. Il 7% non ha ancora deciso, mentre tre su quattro aspetteranno di riceverlo alla fine della loro vita lavorativa” afferma Irene Conte, che all’interno dell’Istituto cura il Barometro Ipl. In particolare i lavoratori più giovani sfrutteranno di più questa possibilità rispetto a quelli più anziani: infatti il 18% dei lavoratori sotto i 50 anni dichiara che richiederà il Tfr in busta paga, mentre solo il 7% dei lavoratori con 50 anni e più farà tale scelta.(m.dal)













Altre notizie

Attualità