[TITOLO]Cala ancora il credito alle imprese, pesano i pochi investimenti

Milano. [testo]le imprese faticano a chiedere denaro, anche se disponibile a tassi di interesse che si mantengono sui minimi storici. il rapporto mensile dell'abi certifica anche ad aprile un...



Milano. <mc>[testo]le imprese faticano a chiedere denaro, anche se disponibile a tassi di interesse che si mantengono sui minimi storici. il rapporto mensile dell'abi certifica anche ad aprile un andamento divergente del credito. in crescita per le famiglie, sostenuto dai mutui e dal dinamismo del mercato immobiliare. declinante per le imprese, che scontano la frenata dell'economia e rinviano gli investimenti in attesa di un quadro macroeconomico più chiaro. ad aprile i prestiti alle imprese sono diminuiti dello 0,6% anno su anno a fronte di un aumento del 2,6% di quelli alle famiglie. si tratta del quarto calo consecutivo. per maggio l'abi dispone solo del dato aggregato, che segna un aumento dell'1% dei prestiti complessivi. ma la performance delle due componenti, privati e imprese, non si si discosterà molto da quella di aprile, ha anticipato il vice direttore generale dell'abi, gianfranco torriero. «la dinamica del credito continua ad essere influenzata dall'andamento degli investimenti e del ciclo economico la cui dinamica rimane modesta», recita il rapporto abi, nonostante i tassi prossimi ai minimi storici sia per le imprese (1,46%) che per le famiglie (1,84%). la cui voglia di chiedere denaro è invece «rimasta solida» tanto per i mutui (+2,5% sul 2018) che per il credito al consumo. dal rapporto emerge pure un aumento ad aprile delle sofferenze nette, cresciute del 2,8% rispetto a marzo, da 31,7 a 32,6 miliardi, seppur in forte calo (-36%) rispetto ai 50,9 miliardi di un anno fa, grazie al lavoro di pulizia in cui è impegnato il sistema bancario. per ora si tratta di un aumento contenuto, dopo che a marzo era stato riassorbito l'aumento di gennaio e febbraio.















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