Milano. <mc>[testo]la «long list», un'ampia rosa di candidati per il nuovo cda di tim è pronta per essere sottoposta oggi al board stesso. la riunione sarà solo una tappa intermedia, prevista dalla complessa procedura di governance, prima di arrivare il 23 febbraio alla presentazione ufficiale della rosa di nomi da portare in assemblea. i consulenti di egon zehnder hanno lavorato insieme al presidente di tim salvatore rossi nel massimo riserbo. è emerso che tra i confermati ci sarà, oltre allo stesso rossi, l'ad luigi gubitosi, e dovrebbero entrare anche arnaud de puyfontaine e franck cadoret, candidati da vivendi, primo socio con il 23,68 per cento. non ha ancora sciolto la riserva cdp (che controlla il 9,9% di tim) che, prima di decidere se partecipare con un suo candidato o sostenere dall'esterno la lista, deve sottoporre la questione al proprio cda. una riunione del board della cassa non risulta ancora convocata anche se, secondo indiscrezioni di stampa, una data possibile sarebbe lunedì 22 febbraio. sul tavolo ci sarebbe anche per fabrizio palermo e i suoi amministratori la decisione sul dossier open fiber.

Entro il 25 febbraio cdp deve decidere se esercitare il diritto di prelazione che ha sulla quota enel e per la quale il fondo infrastrutturale macquarie ha offerto 2,65 miliardi di euro. parallelamente cdp sta trattando, su un tavolo a tre, per l'acquisto di una piccola quota (intorno al 10%) che le consenta di avere la maggioranza nell'operatore wholesale e guidare così il processo verso la costituzione di accesco, la rete unica. tornando al board di tim, la lista segue il principio di continuità, con una forte presenza di consiglieri indipendenti (almeno la metà) e a garanzia della diversità di genere.