Trasporti, primi contratti con il taglio dei contributi

Corrarati: «Le nostre aziende contattate da agenzie di lavoro interinale sospette» La Cna: pmi allettate da facili guadagni anche in edilizia. Le sanzioni sono pesanti


di Davide Pasquali


BOLZANO. Contratti «rumeni», piccole medie imprese contattate da agenzie sospette. A lanciare l’allarme è la Cna. Il presidente altoatesino, Claudio Corrarati, mette in guardia le Pmi: «Allettate da facili risparmi, le aziende rischiano severe sanzioni»

«Molte imprese del nostro territorio dei settori edile e dell’autotrasporto stanno ricevendo in questi giorni telefonate o e-mail di operatori commerciali che offrono l’assunzione di lavoratori interinali attraverso agenzie situate sul suolo comunitario».

Si tratta di una pratica, anche nota come “contratti rumeni”, «che nelle promesse dei promotori permetterebbe alle imprese di risparmiare sul costo del lavoro ed assicurare al contempo una maggiore flessibilità».

Lo sostiene Claudio Corrarati, presidente della Cna del Trentino Alto Adige, che questa settimana ha divulgato un’informativa ad hoc ai propri associati.

“Sostanzialmente - spiega l’associazione di categoria - il risparmio promesso è legato ad una quota inferiore di versamenti contributivi che il datore di lavoro deve versare ai fini fiscali, previdenziali ed assicurativi. Senza voler entrare nel merito del risparmio promesso, che appare meno sostanzioso di quanto prospettato, va sottolineato che questa pratica non garantisce il rispetto delle norme vigenti, ed anzi spesso si trova in contrasto con la disciplina comunitaria e nazionale in materia, esponendo quindi l’impresa a possibili ripercussioni sanzionatorie”.

Per sgombrare il campo dai dubbi, già nell’aprile del 2015 il Ministero del Lavoro aveva emanato una circolare esplicativa con cui veniva chiarita la posizione dei lavoratori con contratto di somministrazione “rumeno”, per i quali è sancita e garantita dalle norme una sostanziale parità di trattamento, sia sotto l’aspetto normativo (ferie, riposi, sicurezza sul lavoro, non discriminazione) che retributivo (tariffe minime salariali, contribuzione previdenziale ed assicurativa), rispetto ai lavoratori italiani alle dipendenze dell’utilizzatore.

In particolare, nelle ipotesi di lavoro somministrato da parte di agenzie comunitarie, così come avviene per quelle italiane, trova applicazione l’articolo 23, comma 1 del decreto legislativo 276/2003, che prevede il diritto del lavoratore interinale “a condizioni di base di lavoro e d’occupazione complessivamente non inferiori a quelle dei dipendenti di pari livello dell’utilizzatore, a parità di mansioni svolte”, nonché la disciplina in materia di responsabilità solidale per l’adempimento di obblighi retributivi e previdenziali.

“Invitiamo quindi le imprese - conclude il presidente Corrarati - a valutare con attenzione simili offerte eventualmente ricevute, rifuggendo la tentazione di facili risparmi nell’immediato che possono in un secondo momento rivelarsi tutt’altro che degli affari”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità