Turismo da record, quasi 20 milioni di presenze in estate

Forte crescita di ospiti provenienti dalla Germania (+9,3%) Tra i consorzi primeggia quello di Merano e dintorni


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Quasi 20 milioni di presenze, oltre il 9% in più di arrivi. Secondo i dati Astat sul turismo, la stagione estiva 2016 in Alto Adige registra un record assoluto.

Dall'analisi stagionale, nel periodo compreso fra maggio e ottobre, realizzata dall'Istituto provinciale di statistica, emerge che le presenze in Alto Adige hanno toccato quota 19,7 milioni. Si tratta del valore massimo mai registrato, un record storico confermato dalla crescita sia in termini numerici (+1,4 milioni rispetto al 2015), che percentuali (+9,2% di arrivi, +7,9% di presenze). Gli arrivi sono stati pari a 4,3 milioni.

Tra i principali mercati di riferimento spicca la forte crescita di presenza turistica proveniente dalla Germania (+9,6%), mentre il mese di maggiore attrazione si conferma agosto: nel 2016, infatti, i pernottamenti sono stati oltre 5,7 milioni, con una crescita del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L’andamento positivo della stagione estiva 2016 è da attribuirsi all’aumento dei turisti dalla Germania (+887 mila presenze pari a +9,3%) e dei turisti italiani (+254 mila presenze pari a +4,5%). Incrementi notevoli si sono registrati inoltre tra gli ospiti provenienti dalla Svizzera con Liechtenstein (+103 mila presenze, +9,9%) e dall’Austria (+60 mila presenze, +9,7%). In salita sono anche le presenze dalla Danimarca (+18,5%), dal Regno Unito (+12,9%), dalla Repubblica Ceca (+15,6%) e dalla Polonia (+17,3%).

Nell’estate 2016 tutti e dieci i consorzi turistici hanno confermato aumenti sia di arrivi che di presenze. Primeggia il consorzio di Merano e dintorni con 5,7 milioni di presenze, seguito da quello di Plan de Corones (2,8 milioni), della Valle Isarco (2,6 milioni) e di Bolzano - Vigneti e Dolomiti (2,5 milioni). Se si considerano gli incrementi percentuali, allora spiccano i consorzi turistici dell’Alta Badia (+10,3%), della Val d’Ega (+9,4%) e dell’Alpe di Siusi (+8,7%).













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