Turismo nelle zone alpine, il trend positivo non si arresta

Bolzano. L’Astat ha pubblicato ieri alcuni risultati per l’anno 2019 relativi ai flussi turistici in alcune zone alpine. Gli arrivi degli ospiti negli esercizi ricettivi alberghieri sono aumentati...



Bolzano. L’Astat ha pubblicato ieri alcuni risultati per l’anno 2019 relativi ai flussi turistici in alcune zone alpine. Gli arrivi degli ospiti negli esercizi ricettivi alberghieri sono aumentati complessivamente dell’1,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 37,9 milioni. Nel 2019 anche le presenze nelle regioni alpine registrano un aumento (+1,0%) e raggiungono i 130,2 milioni. L’offerta ricettiva nell’area studiata è costituita da 19 mila esercizi alberghieri per un totale di 813 mila posti letto. Il numero più cospicuo di letti offerti si trova nel Bundesland Tirolo (25,3%).

Nel 2019 l’offerta ricettiva nelle regioni alpine considerate è costituita da 18.692 esercizi alberghieri, per un totale di quasi 813 mila posti letto. Dopo l’aumento registrato nel 2018, si osserva nel 2019 una diminuzione degli esercizi alberghieri (-362). Il numero dei posti letto, invece, aumenta ancora (+2.487). Il numero degli arrivi cresce ulteriormente rispetto all’anno precedente (+660 mila) e raggiunge i 37,9 milioni (+1,8%). Anche le presenze nel 2019 aumentano dell’1% e raggiungono i 130,2 milioni (+1,3 milioni).

Dopo il calo registrato nel 2017 e l’aumento nel 2018, il numero di esercizi ricettivi alberghieri delle regioni alpine nel 2019 è nuovamente diminuito. Il numero dei posti letto invece è aumentato. Il calo maggiore degli esercizi si registra in Tirolo (-137 esercizi), in Alto Adige (-88 esercizi) e nel Land Salisburgo (-78 esercizi). Per contro è aumentato il numero dei posti letto in Tirolo e Salisburgo (rispettivamente +1.011 e +1.397 letti). Meno strutture ma più posti letto si registrano nel 2019 anche in Baviera (Arge-Alp, -44 esercizi e +721 letti) e in Vorarlberg (-6 esercizi; +194 letti).

Complessivamente la diminuzione degli esercizi ricettivi è pari all’1,9%, mentre l’aumento dei posti letto nelle regioni alpine considerate è dello 0,3%.

Riguardo alla dimensione delle strutture, le singole regioni alpine presentano una situazione diversificata. Lo sviluppo degli esercizi verso dimensioni sempre maggiori continua. La dimensione media per esercizio raggiunge i 43,5 letti, contro i 42,6 letti dello scorso anno. Le strutture ricettive più grandi si trovano, come in passato, nel cantone dei Grigioni e in Trentino, che registrano una media rispettivamente di 64,7 e di 62,5 posti letto per esercizio. Gli esercizi di dimensione più piccola sono localizzati nel Vorarlberg e in Alto Adige, con una media rispettivamente di 35,8 e 38,0 posti letto.

L’indice di densità ricettiva misura il numero di letti in rapporto alla superficie di un territorio. L’indice medio di intensità ricettiva nelle regioni alpine considerate è rimasto da anni pressoché invariato (12,3 letti per km²). L’Alto Adige, con 20,3 posti letto per km², registra l’ndice di densità ricettiva più alto. Salisburgo (18,2), Tirolo (16,2), Vorarlberg (15,1) e Trentino (14,9) si collocano sopra la media.













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