Unicredit ancora nel mirino Hackerati tre milioni di clienti 

La banca si difende. «Interessato solo l'archivio anagrafico del 2015. L'accesso non autorizzato ai file «non ha violato altri dati personali o coordinate bancarie»



fabio perego

<MC>[LUOGO]MILANO. <MC>[TESTO]Unicredit cade un'altra volta nelle maglie dei pirati informatici. Il team per la cyber security della banca ha identificato un caso di accesso non autorizzato ai dati relativi a un file generato nel 2015 che conteneva circa 3 milioni di records, riferiti al perimetro italiano, e risultava composto solo da nomi, città, numeri di telefono ed e-mail. Il gruppo di Piazza Gae Aulenti era stato già vittima, a luglio del 2017, di un'intrusione ai dati di 400.000 clienti italiani relativi solo a prestiti personali. Nell'accesso non sono stati compromessi altri dati personali, né coordinate bancarie in grado di consentire l'accesso ai conti dei clienti o l'effettuazione di transazioni non autorizzate. Dell'intrusione la banca si è accorta tra giovedì e venerdì scorso, ha spiegato il Co-Chief Operating Officer di Unicredit, Ranieri de Marchis, sottolineando che «l'incidente si riferisce a dati estratti nel 2015» ed «evidentemente in questa data anche i regimi di data protection erano diversi». Fonti investigative qualificate, nello spiegare che gli hacker sarebbero riusciti a «bucare» parte del database del gruppo bancario e a spostare i dati trafugati sul darkweb, riferiscono che non sono ancora del tutto chiari i contorni dell'intera vicenda. L'istituto ha immediatamente avviato un'indagine interna e ha informato tutte le autorità competenti, tra queste sia il Cnaipic, il Centro nazionale della Polizia postale che si occupa del contrasto al cybercrime, con cui sono stati attivati i previsti protocolli operativi, sia il Garante della Privacy. La stessa Polizia postale in una nota fa sapere che sono state «immediatamente attivate le analisi tecniche per individuare i possibili contesti criminali e le attività di indagine del caso». La banca sta contattando tutte le persone potenzialmente interessate e ha attivato un numero verde (800 323285). Nel gruppo «c'è un continuo investimento in It e nella sicurezza informatica. Abbiamo un team di 500 specialisti e continuiamo ad assumere», ha aggiuto il Co-Chief Operating Officer. Dal lancio del piano strategico Transform 2019 nel 2016, sono stati investiti 2,4 miliardi di euro per l'aggiornamento e il rafforzamento dei sistemi It e della sicurezza informatica.













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