Vinitaly, dall’Alto Adige stand per 79 espositori

Organizzato dalla società Idm su un’area di circa 1.500 metri quadrati Programma di degustazioni, ma alcuni altoatesini andranno in ordine sparso


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Saranno 79 gli espositori altoatesini allo stand comune di Idm Alto Adige alla prossima Vinitaly. In Alto Adige le aziende vitivinicole sono circa 5.000 e forniscono le loro uve a 150 cantine riunite nel Consorzio Vini Alto Adige. Spesso piccole aziende che producono nelle loro cantine una varietà incredibile di vini bianchi, vini rossi e spumanti, nonostante le loro dimensioni ridotte. Ma forse è proprio per questo che riescono a trarre dai vitigni il miglior risultato possibile: lavorando con flessibilità e creatività, i cantinieri altoatesini affinano vini di alta qualità. Proprio la qualità elevata dei vini della provincia di Bolzano ha permesso in questi anni di distinguersi, non solo a livello nazionale. Oltre due terzi dei vini altoatesini sono prodotti nelle cantine sociali della regione, mentre il 25 per cento della produzione annua è realizzato dall'associazione "Le Tenute dell'Alto Adige". Il restante 5 per cento viene prodotto dai "Vignaioli indipendenti dell'Alto Adige".

La fiera Vinitaly si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile prossimi. L’area dello stand curato da Idm Alto Adige (padiglione 6) avrà una superficie di circa 1.500 metri quadrati. Pur essendo una regione vinicola piccola per superficie, la provincia di Bolzano si contraddistingue per l'eccellenza e la varietà della sua produzione. 5.000 viticoltori coltivano, su una superficie di meno di 5.300 ettari, 20 vitigni diversi. La produzione di vino si aggira in media intorno ai 350.000 ettolitri annui.

Pinot grigio e Gewürztraminer, Chardonnay e Pinot bianco: sono questi i vini altoatesini più apprezzati. Per questo, in Alto Adige oltre il 55 per cento dei vigneti è riservato alle uve bianche, con tendenza in aumento. Tra i vini bianchi spiccano anche il Sauvignon, il Müller-Thurgau, il Sylvaner, il Kerner, il Riesling e il Veltliner. Freschi e minerali al palato, strutturati nel gusto, i bianchi doc dell'Alto Adige sono fra i migliori vini bianchi italiani.

Tra i vini rossi, oltre ai due vitigni autoctoni Schiava e Lagrein, da 150 anni in Alto Adige si coltivano diffusamente anche varietà internazionali più classiche, come il Pinot nero, il Merlot, il Cabernet sauvignon e il Cabernet franc. Quasi il 45 per cento della superficie viticola altoatesina è coltivata a uve rosse. Da ricordare che non tutti gli espositori altoatesini presenti saranno nello stand comune dell’Idm. Come afferma la Camera di commercio, «produttori come Loacker e Kettmeir non ne faranno parte».

Nel 2015 l’export vinicolo italiano ha superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% sul 2014. Si tratta di un nuovo traguardo per il comparto, da mantenere e consolidare in vista dell’obiettivo dei 7,5 miliardi di euro di esportazioni nel 2020, come indicato dal premier Renzi in occasione di Vinitaly 2014. Giunto alla cinquantesima edizione, Vinitaly rappresenta infatti un evento che si è affermato come uno dei brand fieristici più conosciuti a livello internazionale e racconta 50 anni di storia dell’Italia, che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere e apprezzare nel mondo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugurerà la 50° edizione domenica 10 aprile. Renzi sarà in visita il giorno successivo.













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