Vodafone, oggi l’assemblea In quattro rischiano il posto
BOLZANO. Non va meglio in casa Vodafone, dove sono stati annunciati 700 esuberi su scala nazionale e ora sarebbero fortemente a rischio altri 500 posti sul mercato tedesco. La Rsu del Triveneto ha...
BOLZANO. Non va meglio in casa Vodafone, dove sono stati annunciati 700 esuberi su scala nazionale e ora sarebbero fortemente a rischio altri 500 posti sul mercato tedesco. La Rsu del Triveneto ha convocato per questa mattina un’assemblea a Bolzano nel negozio di piazza Walther dove i quattro dipendenti hanno motivo di temere per il loro posto di lavoro. A spiegare i dettagli della trattativa è stato ieri Francesco Zottino della Rsu del Nord-Est, che prevede scenari a tinte fosche. «Il negozio di Bolzano - sottolinea Zottino - è tra i 29 curati direttamente da Vodafone Gestioni e in programma c’è la chiusura, come per altri cinque punti vendita del resto della Penisola».
Le chance di conservare il posto per i lavoratori altoatesini sono poche. «Le due alternative principali sono la cessazione del rapporto con incentivi all’esodo - continua Zottin - oppure la ricollocazione in altri punti vendita, ma il più vicino è Padova». Non è escluso che il negozio di piazza Walther possa essere rilevato da un altro imprenditore, ma per ora nessuno sembra essersi fatto avanti. «Un’ipotesi che non va scartata a priori - prosegue Zottino - è quella che uno dei dipendenti in forza al punto vendita bolzanino decida di rilevare la gestione investendo magari il proprio trattamento di fine rapporto». Vodafone ha già attivato l’11 marzo scorso le procedure di mobilità, ma prima che queste ultime diventino operative devono passare almeno 45 giorni. «Avremo un incontro decisivo con l’azienda, nel quale si parlerà anche della mobilità, il 22 e 23 aprile prossimi a Roma. I giochi sono ancora aperti ma la situazione non è rosea, anche alla luce delle notizie che arrivano dal mercato tedesco. Solo pochi mesi fa pensare a 500 esuberi di Vodafone in Germania era inimmaginabile». Vodafone Germany è intenzionata ad esternalizzare in India e Romania. La manovra si concluderà nel 2015 ed è disegnata per ridurre i costi, visto che sui mercati emergenti si può assumere personale a costi più competitivi. «Questa manovra ci mette in grado di affrontare al meglio il futuro», si legge in una nota diffusa sui media tedeschi dall’ad Schulte-Bockum: «I salari d’ingresso in Germania sono troppo alti in rapporto al tasso di crescita del mercato». Le posizioni toccate dai licenziamenti saranno, in parte, compensate dalle nuove assunzioni in Romania e India dove saranno trasferite le operazioni It, le tecnologie di rete e il customer service. Oggi invece si saprà di più sul destino dei lavoratori bolzanini.(max)
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