Amnesty, nel 2018 esecuzioni diminuite

Rapporto annuale, 'dimezzate in Iran, in Cina ancora migliaia

ROMA


(ANSA) - ROMA, 9 APR - Il 2018 ha segnato un calo di quasi un terzo nel numero di esecuzioni capitali, arrivando così al più basso da decenni: da almeno 993 nel 2017 ad almeno 690 nell'anno scorso. E' la buona notizia che arriva dal rapporto globale annuale sulla pena di morte di Amnesty International. Ma purtroppo resta l'unica. Il rapporto prende in esame le esecuzioni in tutto il mondo con l'eccezione della Cina, dove si ritiene siano state migliaia ma il dato rimane un segreto di Stato. Il gigante asiatico resta pertanto al primo posto della lugubre classifica, seguito da Iran (almeno 253), Arabia Saudita (149), Vietnam (85) e Iraq (almeno 52). In Iran l'uso della pena di morte resta elevato, ma le esecuzioni sono comunque diminuite "di uno sbalorditivo 50%", dopo la modifica alla legislazione contro la droga. E una significativa riduzione è stata registrata anche in Iraq, Pakistan e Somalia. Alla fine del 2018, 142 stati avevano abolito la pena di morte per legge o nella prassi. Di questi, 106 erano abolizionisti totali.













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