Cyborg di Gucci, siamo tutti Frankestein

Modelli con copia loro testa in mano sfilano in sala operatoria

MILANO


(ANSA) - MILANO, 21 FEB - Siamo tutti cyborg, identità ibride che superano la dicotomia di natura e cultura, maschile e femminile, normalità e diversità. Una divisione artificiale, che il potere usa come strumento di controllo. E' la tesi del 'Manifesto cyborg' della filosofa femminista Donna Haraway, che Alessandro Michele rilegge nella collezione disegnata per Gucci, ambientando la sfilata in una sala operatoria. Qui, tra tavoli asettici e luci livide, una modella apre lo show tenendo in mano la copia esatta della sua testa, sotto gli occhi di ospiti come Donatella Versace e Nick Cave. La testa, che poi torna in scena anche in versione maschile, è un manufatto dalla verosimiglianza impressionante realizzato in sei mesi di lavoro dallo studio Makinarium. Nella collezione disegnata da Alessandro Michele che ha contribuito alla crescita del 41,9% del fatturato di Gucci, il discorso iniziato da qualche stagione, con la contaminazione tra generi, codici ed epoche che sono la cifra dello stilista e del suo stile ibridato.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità