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Gasdotto Nordstream, la Svezia: «Tre esplosioni, questa è la quarta falla»

La guardia costiera svedese ha segnalato stamattina, 29 settembre, due nuove perdite nelle acque territoriali. La preoccupazione della Germania: «l gasdotti potrebbero non funzionare mai più»



STOCCOLMA. Un totale di quattro perdite di gas sono state scoperte dopo le esplosioni dellle linee del gasdotto Nord Stream 1 e 2: lo afferma la Guardia Costiera svedese.

Due di queste quattro perdite si trovano nella zona economica svedese.

Allo stesso tempo, il sismologo Björn Lund non esclude che possa essersi verificata una terza detonazione. Lo riferiscono i quotidiani svedesi.

La guardia costiera svedese non è stata in grado di spiegare perché la segnalazione di questa nuova perdita sia avvenuta in ritardo. Ma le due perdite sul lato svedese sono nella stessa zona, è stato spiegato.

«La distanza è qualcosa di soggettivo, ma sono vicine» ha detto Jenny Larsson, funzionario della guardia costiera. L'autorità non è stata in grado di confermare le notizie riportate dai media svedesi, secondo le quali la nuova perdita riguarderebbe il gasdotto Nord Stream 2. Finora la Svezia aveva segnalato una perdita sul Nord Stream 1 a nord-est dell'isola di Bornholm. La Danimarca ha confermato la presenza di una perdita sul Nord Stream 2 a sud-est dell'isola e di un'altra a nord-est sul Nord Stream 1.

Le grandi perdite stanno causando notevoli bolle marine di centinaia di metri in superficie, rendendo per il momento impossibile l'ispezione delle strutture.

Dura la reazione della Nato: l'alleanza, in una nota di protesta, ha dichiarato che «Il danneggiamento dei gasdotti Nordstream 1 e Nordstream 2 nelle acque internazionali del Mar Baltico desta profonda preoccupazione: tutte le informazioni attualmente disponibili indicano che si tratta del risultato di atti di sabotaggio deliberati, sconsiderati e irresponsabili».

La Nato si è poi detta «pronta a rispondere unità e con determinazione a qualsiasi attacco deliberato contro le infrastrutture critiche degli alleati». Svezia e Finlandia sono i due paesi che in seguito all'intensificarsi del conflitto in Ucraina hanno deciso di aderire all'alleanza atlantica.

La reazione di Mosca. Gli incidenti ai gasdotti Nord Stream sembrano «un atto terroristico, probabilmente di un paese straniero». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Interfax. Peskov ha anche commentato le notizie di stampa che parlavano della presenza di truppe russe nell'area degli incidenti: «Sono notizie distorte, sono state viste molte più truppe della Nato nell'area».

I gasdotti Nord Stream potrebbero non funzionare mai più. È il timore della Germania dopo che entrambe le linee, 1 e 2, dell'infrastruttura che collega la Russia all'Europa sono state gravemente danneggiate da esplosioni sospette al largo dell'isola danese di Bornholm, nel mar Baltico, sulla cui natura circolano diverse ipotesi: il colpo di un sommergibile, di un drone marino o ancora di cariche di Tnt.













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