Giuseppe Fiorello, io, mio padre e il mito di Modugno

L'11 gennaio serata evento. Tra gli ospiti il fratello Rosario

ROMA


(ANSA) - ROMA, 08 GEN - Sarà un racconto basato su temi universali come la famiglia, il lavoro, il progresso e l'immigrazione dei nostri nonni. In un "volo immaginario" Giuseppe Fiorello invita i protagonisti della sua vita ad uscire dalla memoria, li porta in scena e rende il pubblico partecipe di un emozionante gioco di specchi tra lui e il padre. In parallelo, viene raccontata la crescita musicale di Domenico Modugno che, con le sue canzoni, ha accompagnato la vita della famiglia Fiorello: ogni scena avrà infatti il suo sottofondo musicale. Giuseppe Fiorello porta su Rai1 (l'11 gennaio, prodotto da Friends & Partners) 'Penso che un sogno così', adattamento tv dello spettacolo che ha viaggiato lungo l'Italia per 300 serate dedicato a suo padre e a Domenico Modugno ma non solo. "Sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l'Italia di quegli anni, le facce, le persone: tra ricordi autobiografici, musica, e tematiche importanti", dice l'attore che racconta due vite distanti, parallele e unite da tanti dettagli, a cominciare dalla somiglianza fisica fino a quella dell'anima: quella di suo padre, morto a soli 58 anni. Il mito di Modugno, come spiegato oggi nel corso della presentazione web alla stampa da Giuseppe Fiorello, dal direttore di Rai1 Stefano Coletta e dal regista Duccio Forzano, rivive nei ricordi di un bambino siciliano, per arrivare poi al magico destino che lo ha scelto come interprete del grande cantante, con un sottofondo di canzoni che hanno segnato momenti della sua vita, accompagnando prima i suoi sogni di ragazzo e poi le consapevolezze della maturità. Nel racconto si inseriranno vari ospiti ("ognuno di loro sarà parte stessa di questa narrazione, non verranno introdotti con una presentazione") tra cui Eleonora Abbagnato che "danzerà sulle note di una canzone scritta da Pasolini per Modugno", Francesca Chillemi, Pierfrancesco Favino, Paola Turci, Serena Rossi. Atteso il fratello Rosario. Beppe ammette: "Vedrete un Fiore inedito, come io stesso ho sempre sognato. Sarà molto intenso, in tanti anni non ci siamo forse mai guardati così". (ANSA).













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