il conflitto

Guerra in Ucraina, l'appello del Papa: «Fermiamo il pericolo della guerra nucleare, impariamo dalla storia»

Un pensiero è stato rivolto anche ai fenomeni migratori e alla mancata accoglienza di molti profughi: «L'esclusione dei migranti è schifosa e criminale»



CITTÀ DEL VATICANO. Il Papa all'Angelus ha ricordato il Concilio Vaticano II e il fatto che allora come ora si respirava il pericolo di un conflitto nucleare: «A proposito dell'inizio del Concilio, 60 anni fa, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché - ha chiesto - non imparare dalla storia?»

Anche in quel momento, ricorda il Pontefice, c'erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Citando la Bibbia, Papa Francesco ha ricordato: «Così dice il Signore: Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita».

Nell'omelia della messa per la canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti, il Papa ha invece rivolto un appello per l'accoglienza ai migranti: «Oggi, nel giorno in cui Scalabrini diventa santo, vorrei pensare ai migranti. È scandalosa l'esclusione dei migranti, anzi, l'esclusione dei migranti è criminale, li fa morire davanti a noi e così oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo».

L'esclusione dei migranti, ha detto Papa Francesco «È schifosa, è peccaminosa, è criminale. Non aprire le porte a chi ha bisogno... 'no, non li escludiamo, li mandiamo via'… ai lager, dove sono sfruttai e venduti come schiavi. Fratelli e sorelle oggi pensiamo ai nostri migranti, quelli che muoiono. E quelli che sono capaci di entrare, li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? Lascio la domanda soltanto».













Altre notizie

Attualità