India: emergenza crematori, pire illegali lungo fiumi

Stessa situazione per sepolture cimiteri musulmani e cristiani

NEW DELHI


(ANSA) - NEW DELHI, 27 APR - È emergenza nei crematori indiani, dalla capitale, Delhi, alle altre grandi città. Da giorni le strutture autorizzate non riescono più ad accettare i cadaveri per lo svolgimento dei riti funebri secondo la tradizione induista. Manca ormai la legna per le pire, mentre i crematori elettrici funzionano a pieno ritmo 24 ore su ventiquattro. Gli operatori dei più grandi crematori della capitale stanno aggiungendo nuove piattaforme, ma i familiari delle vittime pubblicano sui social le immagini strazianti delle pire "fai-da-te", che nella notte bruciano illegalmente lungo le rive del già inquinatissimo fiume Yamuna. "Siamo al collasso", hanno fatto sapere anche gli addetti dei Ghat di Varanasi, la città sulle rive del Gange dove tradizionalmente si svolgono le cremazioni. Non resta un metro di terra libero neppure nei cimiteri musulmani e cristiani della capitale, ce spesso sono affiancati gli uni agli altri: "È la prima volta che accade da quando questo cimitero esiste", ha detto il responsabile dello storico Jadid Qabristan Ahle Islam, il famoso cimitero musulmano di Delhi sovrastato dalla metropolitana. "I parenti ci supplicano di seppellire i loro defunti, ma non abbiamo proprio più spazio". (ANSA).













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