Ior: Cipriani-Tulli, confidiamo nel Papa

"Ma nostra esperienza su indipendenza giudici finora è tragica"

CITTA' DEL VATICANO


(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 31 MAG - "Riteniamo con filiale attitudine che la lungimiranza di Papa Francesco, che più volte ha dimostrato che se correttamente informato ha fatto emergere la trasparenza e la giustizia nel giudizio, farà venir fuori il nostro operato sempre teso al conseguimento del bene della Chiesa". Lo affermano Paolo Cipriani e Massimo Tulli, ex direttore generale ed ex vice direttore generale Ior, condannati al risarcimento di 47 milioni di euro per danni causati allo stesso Ior, commentando le affermazioni contenute nel bilancio dell'istituto. Tulli e Cipriani affermano che si rimetteranno alla decisione dei giudici ma sottolineano che la loro "esperienza personale circa la competenza e indipendenza di detti Organi è stata tragica". "Non può sfuggire il dato che il Santo Padre, 'proprietario' dello Ior, con il quale siamo in causa, è anche la Carica a cui spetta di nominare i giudici dei tribunali che si sono pronunciati sulla controversia fra noi e lo Ior e che dovranno decidere sull'appello presentato".













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