Iran, 40 giorni di proteste. Le ong: «La polizia spara ai manifestanti che commemorano Mahsa»
La denuncia di Hengaw: «Le forze dell'ordine aprono il fuoco sui manifestanti»
ISTANBUL. Le forze dell'ordine hanno aperto il fuoco e utilizzato gas lacrimogeno per disperdere manifestanti che si erano radunati a Saqqez, nel Kurdestan iraniano, per commemorare Mahsa Amini a 40 giorni dalla morte dopo che la 22enne era stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto.
Lo rende noto su twitter Hengaw, organizzazione con sede in Norvegia che si occupa di violazioni dei diritti umani nel Kurdistan.
In mattinata una grande folla si era radunata nel cimitero dove la ragazza è sepolta per commemorarla.
Nel frattempo proseguono le proteste anche a Teheran, dove una folla di persone è scesa in strada bloccando il traffico.